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Trento, 9 febbraio2015
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Una delibera della Giunta attesta l'”eccezionale piovosità” dei mese estivi dell’anno 2014
QUANTITÀ E QUALITÀ DEI FORAGGI SCARSA A CAUSA DELL’ESTATE TROPPO BAGNATA
Si va dai 773 millimetri di pioggia rilevati da Meteotrentino a Castel Tesino, dove i giorni piovosi sono stati ben 65 in quattro mesi, e i 737 mm di Lavarone (53 giorni piovosi) ai 540 mm di Cavalese (58 giorni piovosi), i 524 mm di Trento Laste (45 giorni piovosi), i 467 mm di Tione (56 giorni piovosi) e i 377 mm di Malè, la meno bagnata, dove l’ombrello è servito in 47 giorni. Sono le precipitazioni, cumulate, dell’estate-autunno 2014 (mesi di giugno, luglio, agosto e settembre), periodo caratterizzato, come tutti ricorderanno, da piogge prolungate e ripetute il cui effetto si è fatto sentire, in negativo, soprattutto sull’agricoltura, in particolare sulla provvista di foraggio per le aziende zootecniche.
Una situazione – comune all’intero arco alpino – ricordata stamane alla riunione della Giunta provinciale dall’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola, firmatario della delibera che attesta l’eccezionale piovosità dei mesi estivi dell’anno 2014 in Trentino. Piogge che di fatto hanno impedito la regolare gestione delle superfici foraggere, soprattutto quelle di montagna, ostacolando l’essicazione dell’erba sfalciata e compromettendo in questo modo la produzione di fieno di buona qualità. I mesi più piovosi, oltretutto, sono stati proprio quelli, luglio e agosto, nei quali vengono effettuati il maggior numero di sfalci. Le aziende zootecniche si sono viste così costrette a rifornirsi altrove per l’alimentazione del bestiame, con un conseguente aggravio di costi.
Per gli allevatori, in sostanza, è stato dunque pressoché impossibile lo scorso anno rispettare alla lettera i disciplinari relativi alla produzione, raccolta e impiego del foraggio per l’alimentazione del bestiame. L’attestazione della “eccezionale piovosità” li mette al riparo da eventuali contestazioni relativamente agli obblighi loro richiesti dall’adesione a protocolli, disciplinari e certificazioni sulla filiera produttiva e sulla qualità del foraggio. (c.z.)
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.