Se lo dice InfoCamere, non ho alcun motivo di dubitare. E ci credo.Ma io tutta questa innovazione in Trentino non la percepisco.
Non so voi.
COMUNICATO nr. 305 del 10/02/15 15.09
Sono 96 le giovani imprese iscritte nel registro camerale; 38 sono “frutto” del Seed Money |
Trento è la prima provincia in Italia per densità di startup innovative: 107 imprese ogni 10 mila società di capitali, davanti a Cagliari (41 imprese ogni 10 mila) e Torino (37 ogni 10 mila). Secondo i dati pubblicati da InfoCamere e Registro delle imprese, aggiornati al 5 febbraio 2015, in Trentino si contano complessivamente 96 nuove imprese ad elevato tasso di innovazione, contro le 22 di Bolzano. Un risultato che dimostra l’ottimo lavoro svolto dal “sistema Trentino” grazie a programmi dedicati finanziati dalla Provincia autonoma di Trento, quali Seed Money-FESR e TechPeaks, agli spazi e ai servizi di accompagnamento offerti negli incubatori di Trentino Sviluppo e all’elevato livello raggiunto da università, fondazioni ed enti di ricerca presenti sul territorio.
Analizzando nel dettaglio le 96 startup innovative iscritte nello speciale registro tenuto dalla Camera di commercio di Trento, si può notare che 38 sono state finanziate dal fondo Seed Money-FESR (40,6%), 9 hanno beneficiato del programma TechPeaks (9,3%), 22 sono insediate nei Business Innovation Centre (BIC) di Trentino Sviluppo (22,9%) ed in particolare nei due incubatori tematici di Progetto Manifattura (green) e Polo Meccatronica.
Il Seed Money-FESR si è rivelato strumento particolarmente efficace nell’accelerare la nascita di startup di alta qualità. Dal 2009, anno di pubblicazione del primo bando, il fondo cofinanziato da Provincia di Trento, Ministero Sviluppo Economico e Unione Europea ha sostenuto 100 progetti d’impresa in settori innovativi e ad elevata tecnologia su 306 progetti ammessi a valutazione; dei 100 ammessi a finanziamento, 87 sono già diventati impresa e danno lavoro complessivamente a circa 400 persone, in gran parte giovani.
Lo strumento del “Seed Money” offre agli “startupper” un finanziamento, fino a 150 mila euro a progetto, a copertura delle spese di avvio dell’impresa, come ad esempio analisi di mercato, progettazione e prototipazione, acquisizioni attrezzature, brevetti/marchi, certificazioni. Circa 11 milioni di euro complessivamente stanziati nelle tre edizioni (2009, 2011, 2013).
Altri 23 progetti d’impresa sono stati finanziati dal programma TechPeaks, l’acceleratore di talenti gestito da Trento Rise in collaborazione con Trentino Sviluppo.
Tra le 96 startup innovative operative in Trentino, la parte del leone la fanno le giovani imprese attive nel settore del servizi: 67 startup contro le 27 del settore industria e artigianato e le 2 del commercio. Tra i servizi, poi, ricerca scientifica, sistemi informativi, ICT e meccatronica sono gli ambiti più rappresentati. (d.m.)
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Come detto in altra occasione tutto quello che il sistema fiscal-politico ritorna in forma concreta e non falsa ai giovani è il benvenuto. Seguo da molto distante questi supporti di “stato” alle cosiddette start-up e non posso non esprimere il mio solito disgusto per vedere come si sprecano montagne di soldi pubblici e quindi anche miei, per partorire famiglie di topolini… Gli sventolati 11 milioni di euro qui indicati come investimento (ma sono molti di più se teniamo conto di altre attività collaterali e degli stanziamenti futuri) equivalgono a ca. 110.000 euro di finanziamento medio per singola start-up (100). Sappiamo tutti che 100.000 euro non sono un granchè oggi per avviare un’attività ma la mia sensazione è che una grossa parte serva come sempre ad alimentare una macchina che niente ha a che fare col vero impegno per il business. Politici e nominati dei politici che analizzano la meritorietà di un progetto sulla carta mi puzza di inefficienza e clientelismo lontano un miglio. C’è una serie televisiva internazionale Demon’s Den, pubblici ne buttano tranquillamente a decine di milioni a fondo perduto… Demon’s Den
in particolare la versione canadese, che illustra meglio di molte parole come andrebbe valutata una start-up che richiede un investimento. La valutazione e l’investimento viene fatto da imprenditori veri, con soldi privati e l’investitore presta i suoi soldi a rischio proprio ma come ritorno richiede in cambio quote di partecipazione al capitale, royalties o altro per cui nel caso l’attività abbia successo l’investimento non è a fondo perduto! Invece i nostri ricchi, sfondati e vitaliziati paperonpolitici sanno sempre e solo buttare decine di milioni di soldi pubblici a fondo perduto…
Dopo aver letto il tuo commento, stamattina, ho fatto una breve ricerca in rete. Lo scorso anno mi fu chiesto da amici di dare una mano ad un gruppo di ragazzi di trento che avevano sviluppata una app sul vino. Idea di fondo anche interessante. Naturalmente erano coinvolte trentino sviluppo, il business innovation centre, il sistema delle startup, la fondazione mach. Seppure con molte perplessità, perché so che queste cose o hanno davvero qualcosa in più o non si viralizzano e quindi muoiono, per quello che potevo fare, diedi loro una mano a far conoscere questa applicazione. Poi li ho persi di vista. Stamattina ho cercato sul market di android…ma non ne ho trovata traccia. Anche il dominio che avevano riservato ora è scaduto ed è in vendita. E lo dico con dispiacere, senza alcuna polemica. Magari questa è un'eccezione. E tutto invece funziona a meraviglia. Ma, ritpeto, io tutta quest'aria innovativa, che per esempio annuso nelle regioni meridionali in alcuni settori, in Trentino non la percepisco.