Sul quotidiano L’Adige, domenica l’ottimo Francesco Terreri accreditava a Rotari, il brand del metodo classico di Mezzacorona, 2 milioni e mezzo di bottiglie vendute nel 2014, di cui un milione consumate sui mercati esteri.Ieri l’agenzia giornalistica AGI quantificava in "più di sei mlioni" le bottiglie di TRENTO sboccate nel 2014. Vero è che un differenziale fra produzione e spedizioni è fisiologico. Ed è anche vero che "più di sei milioni" potrebbe anche equivalere a sette, otto, nove, dieci milioni. Ma insomma la ragionevolezza di fa pensare che così non sia.
In conclusione mi pare si possa dire che sulla questione dei numeri, almeno per quanto riguarda i volumi, la confusione regna sovana, come sempre, sotto i cieli di Trento e del TRENTO.
Ora mi chiedo come si possa, verosimilmente, organizzare una politica consortile adeguata sulla base di questo caos.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.