Si è conclusa come buon senso suggeriva una delle vicende più surreali fra quelle che hanno investito il giornalismo del vino negli ultimi anni. A Trento l’appello ha capovolto il verdetto incomprensibile che era stato pronunciato un anno fa a Rovereto.
Anche a noi, che avevamo sostenuto Maurizio Gily, questa è una notizia che fa strapiacere.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Sono molto contento per Maurizio Gily e per la sua splendida rivista MilleVigne che così può continuare ad informare noi viticoltori.