giornali-stracciati

Il pluralismo è una bella cosa. Soprattutto quando serve per confondere ben bene le idee. Leggo oggi sui giornali locali le cronaca dell’incontro con la stampa avvenuto ieri nello stand di Consorzio Vini a Vinitaly. A cui nessuno di Trentino Wine, pur invitato, ha partecipato.

Vediamo dunque di capire, insieme, leggendo i giornali di oggi quale sarà il futuro del vino trentino.

Vino di montagna.

Sul Trentino, Carlo Bridi fa dire a Fabio Piccoli (Comunicazione e Marketing di CVT) che «Anche all’Expo di Milano che aprirà i battenti fra meno di 40 giorni ci presenteremo con questo approccio fortemente legato al nostro territorio e ai nostri produttori come carta distintiva di una viticoltura di montagna».

Sul Corriere del Trentino, Francesca Negri, invece, riassume così il pensiero di Piccoli: «Gli stereotipi che usano tutti non vanno più bene, dobbiamo puntare sull’autenticità» Nel concreto, ciò significa ad esempio abolire l’utilizzo gene rico del termine, sicuramente abusato in Trentino, di vini di montagna».

Rapporto con i Vignaioli

Sull’Adige Lucia Facchinelli, racconta di un Cesconi con la valigia in mano verso la FIVI e in aperta rottura con Consorzio: «Folta rappresentanza dei Vignaioli del Trentino, che annunciano la loro fuoriuscita dallo stand trentino a partire dalla prossima edizione e la conseguente adesione a quello promosso da Fivi, la Federazione italiana dei vignaioli indipendenti, in disaccordo con le attuali impostazioni del Consorzio». Di tutt’altro parere, il vecchio volpone del giornalismo, Carlo Bridi, che sul Trentino racconta di un Cesconi animato da spirito collaborativo: «Dal canto suo il presidente dell’Associazione vignaioli, Lorenzo Cesconi è ben lieto di confrontarsi. Certo – prosegue – nel nuovo approccio dobbiamo avere il supporto della Fem, perché siamo coscienti che problemi ne potranno sorgere, ma ormai un approccio sostenibile non è più rinviabile».

Mostra del Vino

Qui tutti i giornalisti sembrano d’accordo. La notizia è riassunta così da Francesca Negri: «si farà, a ottobre, come chiusura del semestre di presenza del Trentino a Expo Milano 2015. .La Mostra cambierà volto con contenuti che diano più forza e autorevolezza. Qui distingueremo chiaramente i vini di montagna veri da quelli prodotti a valle. È un preludio anche alle modifiche disciplinari da fare in questa ottica»

Alessandro Bertagnolli

Anche sull’immagine green del nuovo presidente di CVT, la stampa concorda: «Prima uscita ufficiale per il neo eletto presidente Alessandro Bertagnoli che ha rivendicato la sua idea green ed ecocompatibile per l’enologia trentina», scrive Lucia Facchinelli.

Tutti pazzi per La-Vis

E’ ancora la brava Facchinelli sull’Adige ad informarci che «nonostante la difficile situazione finanziaria, numeri da tutto esaurito, buyer ed esperti entusiasti allo stand della La Vis i cui vini continuano a ottenere risultati dal mercato e risultano particolarmente apprezzati dai consumatori».

E Bridi sul Trentino, si dilunga quasi in un’intevista: «Per noi, tutti gli indici di vendita sono con il segno più, a dimostrazione della bontà delle scelte effettuate negli ultimi anni che ora ci danno molte soddisfazioni cominciando da un corretto rapporto “qualità prezzo”». Ad affermarlo Marco Zanoni, A.d. del Gruppo LaVis, che prosegue: «Su tutti i prodotti abbiamo avuto un aumento delle vendite a due cifre e questa è la dimostrazione della correttezza delle scelte in un momento difficile». «Cesarini Sforza Trentodoc sta andando molto bene, anche all’estero, e il grande riconoscimento ottenuto a Dusseldorf ne è una prova. Anche al Vinitaly abbiamo trovato un terreno fertile, Stati Uniti, Inghilterra e Germania sono i paesi sui quali siamo cresciuti meglio». La LaVis ha lanciato un Pinot Grigio prodotto a 800 metri che è andato bruciato».

La caduta del muro

E’ Francesca Negri a raccontare l’afflato rivoluzionario di Fabio Piccoli: «Questo è solo l’inizio di un percorso che speriamo rivoluzioni anche l’immagine che i vini trentini portano ai vari eventi a cui partecipano. D’ora in poi — afferma Piccoli — ci saranno molti meno muri, molte meno chiusure, più solarità e serenità. Presto ci saranno nuove impostazioni di immagine legate alla promozione del vino trentino. Oggi la sfida è la riconoscibilità in un universo che è di una competizione globale».