Selezione_037

Sotto tutela“, titola questa mattina l’Adige.

Insieme ai soldi, la Provincia ha spedito a Lavis un garante; tutor lo hanno chiamato. E’ un valente avvocato  con parecchia esperienza.

Forse la Provincia avrebbe potuto fare di più: commissariare – ma sarebbe stato come ammettere il fallimento del precedente commissariamento e di tutto ciò che ne è seguito – o chiedere l’azzeramento dell’attuale CdA e dell’intero gruppo dirigente – ma anche in questo caso la politica avrebbe dovuto fare un mea culpa che evidentemente non ha potuto permettersi di fare o non ha avuto il coraggio di fare –.

Ora bisognerà capire quali saranno le prossime mosse e se il tutor avrà il potere di condizionare il piano di rilancio. Perché il problema non sono solo le banche e i posti di lavoro da tutelare. Il problema è più generale e di sistema: quale ruolo dovrà avere in futuro la vecchia o nuova La – Vis nell’ambito della vitivinicoltura provinciale? Continuerà (speriamo di no) a rincorrere i modelli oligopolistici di Cavit e Mezzacorona e quindi cercherà di riposizionarsi dentro un quadro industriale? O tornerà (speriamo) a fare la cantina sociale di primo grado, senza velleità ma con molta dignità?