COMUNICATO STAMPA
Faenza, 30 Marzo 2015
Approvato il bilancio del Gruppo CAVIRO 2014
con fatturato a 314 milioni di euro
e margine operativo lordo a 26 milioni di euro
Il leader sul mercato italiano del vino con diversi marchi fra cui Tavernello, Cesari e Da Vinci aumenta la quota di mercato in Italia dove si conferma la prima azienda nonostante il calo dei consumi. Gli investimenti realizzati dal Gruppo negli ultimi 6 anni
superano i 100 milioni di euro
L’assemblea dei soci di Caviro ha approvato il bilancio 2014 con ricavi a 314 milioni di euro, in leggero calo rispetto al 2013 (-2 %), per l’abbassamento dei prezzi del settore alcool e mosti a livello mondiale.
«Abbiamo affrontato le turbolenze “ordinarie” ma soprattutto “straordinarie” dei mercati: in questo triennio i prezzi del vino sfuso, dell’alcool, dei mosti hanno toccato punte estreme in alto e in basso e tutti sappiamo quanto sia complicato gestire situazioni del genere per chi “guarda in faccia” il consumatore ogni giorno – ha sottolineato il Presidente del Gruppo Caviro Carlo Dalmonte -. Si può correre forte solo se si sta bene e il gruppo è in buona salute economica/finanziaria».
Caviro ha conseguito nel 2014 un valore aggiunto di 51,5 milioni di euro, nuovo record dell’azienda, rispetto ai 42,1 del 2013. «La nostra quota di mercato in Italia – sostiene il Direttore Generale Sergio Dagnino – è aumentata a volume e valore, raggiungendo l’8,3%, grazie ai lanci effettuati sui marchi Tavernello e Botte Buona. Per quel che riguarda l’estero, dove spicca l’ottima performance in Cina, è da segnalare il calo delle vendite in Gran Bretagna a causa delle politiche restrittive sui consumi di alcool che destano preoccupazione se dovessero essere adottate anche da altri stati nord europei».
L’Ebitda (Margine Operativo Lordo) registrato da Caviro nel 2014 è stato di 26,4 milioni di euro, rispetto ai 20,3 milioni dell’anno precedente. L’utile netto è di 4,8 milioni di euro, prosegue il rafforzamento patrimoniale con i mezzi propri del Gruppo che raggiungono quota 83,6 milioni di euro mentre la Posizione Finanziaria Netta è di 76,7 milioni con un rapporto PFN/Ebitda pari a 2,9.
L’Assemblea ha anche nominato il nuovo CdA per il triennio 2015-2017 confermando il Presidente Carlo Dalmonte.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.