OMUNICATO STAMPA nr. 830
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Trento, 13 aprile2015
Ufficio Stampa
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La giunta provinciale destina 30.000 euro per le analisi e i controlli a garanzia dei disciplinari di produzione
PRODOTTI "QUALITÀ TRENTINO": AIUTI PER LA CERTIFICAZIONE
Per incentivare gli agricoltori sulla strada della qualità, aiutandoli a sostenere le spese relative ai controlli effettuati a garanzia del rispetto dei disciplinari delle produzioni di qualità riconosciute e certificate a livello provinciale, vale a dire dei prodotti che si identificano con il marchio "Qualità Trentino", la Provincia erogherà quest’anno 30.000 euro in contributi a imprese e cooperative agricole, associazioni di produttori, consorzi di tutela e piccole e medie imprese del settore agroalimentare.
Si tratta di un aiuto "de minimis" (di minore importanza), per la cui applicazione sono entrati in vigore lo scorso anno nuovi regolamenti comunitari. Questa la ragione per la quale la Giunta provinciale ha provveduto oggi, approvando una delibera proposta dall’assessore all’agricoltura, ad aggiornare i criteri e le modalità per la loro concessione, fissando in 30 giorni, a partire da oggi, il periodo utile alla presentazione delle domande di contributo al Servizio Politiche e sviluppo rurale.
L’ammontare del budget a disposizione è frutto della ripartizione dell’importo di 160.000 euro stanziato nel Bilancio provinciale 2015 sul capitolo di spesa relativo alle agevolazioni per la qualità dei prodotti, laddove i restanti 130.000 euro risultano destinati alle Strade del vino e dei sapori.
Sul sito istituzionale della Provincia autonoma di Trento, alla voce "modulistica" il modulo per la presentazione della domanda di contributo.
Il Marchio Qualità Trentino è un marchio di qualità con indicazione di origine di proprietà della Provincia Autonoma di Trento e gestito da Trentino Marketing S.p.A. che si prefigge in primo luogo di comunicare e identificare la qualità del prodotto agroalimentare territoriale secondo criteri noti, oggettivi e selettivi e, in secondo luogo, di specificare l’origine del medesimo.
Di conseguenza la conformità ai requisiti di qualità sarà verificata da organismi di controllo indipendenti ed accreditati.
Queste le produzioni per le quali fino ad oggi sono stati approvati i relativi disciplinari:
1. Lampone, Mora, Mirtillo, Ribes, Uva Spina
2. Mela
3. Fragola e Fragolina
4. Ciliegia
5. Patata
6. Ortaggi e loro trasformati
7. Farina di mais da polenta
8. Latte vaccino o ovicaprino e prodotti lattiero caseari
9. Carni bovine e/o suine lavorate e loro trasformati
10. Prodotti dell’acquacoltura
Questo pacchetto di disciplinari non esaurisce assolutamente la gamma di produzioni che si fregeranno e potranno fregiarsi del marchio di qualità: il marchio è infatti aperto a tutti i produttori che fanno della qualità e del legame con il territorio il loro tratto distintivo e di riconoscibilità nei confronti del consumatore e che potranno dimostrarlo attraverso un rigoroso processo di certificazione. (c.z.)
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.