Ogni tanto una buona e bella notizia. Ieri sul far di mezzogiorno sono entrato in un negozio di paese, la Famiglia Cooperativa di Avio. Ero di passaggio e dovevo procurarmi qualcosa per il pranzo. Ecco la sorpresa: in apertura dell’area “vini e bevande” del negozio, ho trovato un’intera scaffalatura, ben allestita, dedicata ai vini territoriali. Ai vini di tutte le cantine della zona: coop, vignaioli e industriali.
In Trentino non mi era mai capitato prima. E’ una piccola cosa, chiaramente. Ma mi ha fatto piacere. E soprattutto, sono ottimista, è un simbolo che fa ben sperare. Che mi fa pensare che stia maturando una certa sensibilità per l’enologia territoriale.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.