Dal nostro inviato (infiltrato) a Maso Martis – 26 giugno 2015
Devo dire che la festa mi è piaciuta, per quel poco tempo che ci son potuto stare.
Il posto è una collina con paesaggio cartolina poco sopra a Trento.
C’è un po’ di gente, non troppa, giusto quella che ci vuole. Il local street food è buono ed è una bella idea.
Un complesso altoatesino sconfinato a sud canta qualche walzer e qualche jodel, in tedesco e parlando di birra. Chissà, forse è #territoriocheresiste anche questo.
Splendido, ma come sempre, il Trentodoc di Maso Martis, sia il Pinot Meunier che il Rosé.
Peccato dover riprendere il viaggio (mi sono perso la verticale di Madame Martis). E chissà se ci sarà un’altra volta.S.F.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.