Comunicato stampa del 03/08/2015
Mentre inizia il consueto balletto di dichiarazioni sull’annata, Matilde Poggi replica: “noi intanto lavoriamo, le valutazioni quando tutta l’uva è in cantina”
L’Italia del vino si appresta ad affrontare una nuova vendemmia e, come accade ogni anno, iniziano a circolare previsioni sulla qualità e le caratteristiche di questa annata 2015. Chi ha buona memoria ricorda che ogni estate, invariabilmente, le parole più ricorrenti sono “annata eccellente”, “annata da ricordare”, “annata del secolo”.
“Non vogliamo polemizzare – spiega Matilde Poggi, presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti – semplicemente troviamo sterile impegnare tempo ed energie per fare delle previsioni quando ancora tante variabili restano aperte”.
La quantità di vino prodotto, ma soprattutto la sua qualità sono infatti condizionate dall’andamento meteorologico fino al momento della raccolta delle uve, che in molte zone si protrarrà fino a tutto ottobre e in alcuni casi fino a novembre.
“Noi continuiamo, giorno per giorno, a fare il nostro mestiere di vignaioli – prosegue la Poggi – le considerazioni sull’annata le faremo quando avremo portato l’uva in cantina. Solo allora avremo basi certe su cui ragionare e potremo, se sarà il caso, parlare di annata eccellente”.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.