Comunicato stampa
Un brano di un musicista jazz francese in omaggio ad un vino rosso italiano, il Bardolino
Un omaggio musicale dia citazione: “Il titolo Bardolino – ha detto Saada – è dovuto al fatto che durante un viaggio a Venezia ho bevuto un grande Bardolino con il mio piatto di pasta. È stato una specie di tributo alla cultura e alla gastronomia italiana, che amo”.
“Fa estremo piacere – commenta il presidente del Consorzio del Bardolino, Franco Cristoforetti – che un eccellente esponente della scena jazz francese abbia voluto creare una composizione dedicata al nostro vino. Ancora di più pensando che questo nasce dall’aver conosciuto il nostro vino nel suo contesto ideale, ossia a tavola, in abbinamento con la cucina tipicamente italiana. La bevibilità e l’abbinabilità sono infatti le grandi prerogative del Bardolino”.
Pianista, compositore e arrangiatore, Alexandre Saada è nato ad Avignone nel 1977. Scoprì da giovanissimo le sonorità jazz, soprattutto attraverso l’ascolto dei dischi di John Coltrane, ma si formò con studi classici al conservatorio della città natale. Concluso il percorso accademico, entrò a far parte di una band rock, per poi cominciare a suonare il jazz, continuando la propria formazione artistica alla corte di alcuni importanti jazzisti francesi, tra cui il grande Michel Petrucciani. Allestito il primo gruppo, fu sul palcoscenico del festival di Montreux, evento di culto della scena jazz. Venne quindi il momento della sala d’incisione: con il bassista Chris Jennings e il batterista David Eléouet incise l’album “…éveil”, che venne anche programmato da Air France nella scaletta musicale dei voli internazionali. Poi ecco “Be where you are”, in quintetto, con Yoann Loustalot alla tromba, Sophie Alour al sax, Chris Jennings al basso e David Grébil alla batteria, oltre allo stesso Saada al piano. Immediatamente accolto con favore dalla critica, l’album dell’Alexandre Saada Quintet è stato insignito del riconoscimento di disco del mese dalla rivista specializzata Jazz Magazine. La quinta traccia di “Be where you are” è l’omaggio al Bardolino.
“Prima o poi – dice Cristoforetti – ci piacerebbe sentire Alexandre Saada in concerto in riva al lago di Garda, nella terra del Bardolino. Chissà, magari è un sogno che si potrà realizzare”. un jazzista francese per un vino rosso italiano, il Bardolino. A comporlo, inserendolo nell’album “Be where you are”, è stato il pianista transalpino Alexandre Saada. Il brano s’intitola “Bardolino”, appunto, quinta traccia del cd. Il perché di questa scelta l’ha spiegato lo stesso musicista ai vertici del Consorzio di tutela del Bardolino, che l’hanno contattato, incuriositi dalla citazione: “Il titolo Bardolino – ha detto Saada – è dovuto al fatto che durante un viaggio a Venezia ho bevuto un grande Bardolino con il mio piatto di pasta. È stato una specie di tributo alla cultura e alla gastronomia italiana, che amo”.
“Fa estremo piacere – commenta il presidente del Consorzio del Bardolino, Franco Cristoforetti – che un eccellente esponente della scena jazz francese abbia voluto creare una composizione dedicata al nostro vino. Ancora di più pensando che questo nasce dall’aver conosciuto il nostro vino nel suo contesto ideale, ossia a tavola, in abbinamento con la cucina tipicamente italiana. La bevibilità e l’abbinabilità sono infatti le grandi prerogative del Bardolino”.
Pianista, compositore e arrangiatore, Alexandre Saada è nato ad Avignone nel 1977. Scoprì da giovanissimo le sonorità jazz, soprattutto attraverso l’ascolto dei dischi di John Coltrane, ma si formò con studi classici al conservatorio della città natale. Concluso il percorso accademico, entrò a far parte di una band rock, per poi cominciare a suonare il jazz, continuando la propria formazione artistica alla corte di alcuni importanti jazzisti francesi, tra cui il grande Michel Petrucciani. Allestito il primo gruppo, fu sul palcoscenico del festival di Montreux, evento di culto della scena jazz. Venne quindi il momento della sala d’incisione: con il bassista Chris Jennings e il batterista David Eléouet incise l’album “…éveil”, che venne anche programmato da Air France nella scaletta musicale dei voli internazionali. Poi ecco “Be where you are”, in quintetto, con Yoann Loustalot alla tromba, Sophie Alour al sax, Chris Jennings al basso e David Grébil alla batteria, oltre allo stesso Saada al piano. Immediatamente accolto con favore dalla critica, l’album dell’Alexandre Saada Quintet è stato insignito del riconoscimento di disco del mese dalla rivista specializzata Jazz Magazine. La quinta traccia di “Be where you are” è l’omaggio al Bardolino.
“Prima o poi – dice Cristoforetti – ci piacerebbe sentire Alexandre Saada in concerto in riva al lago di Garda, nella terra del Bardolino. Chissà, magari è un sogno che si potrà realizzare”.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.