E’ arrivata qualche giorno fa la risposta dell’assessore all’Agricoltura del Trentino, Michele Dallapiccola, all’interrogazione presentata qualche settimana prima dal consigliere provinciale Claudio Civettini; che aveva chiesto lumi circa la deroga concessa dalla Pat alla Viticoltori in Avio per l’uso, circoscritto a 13 ettari di vigna aviense, di un pesticida impiegato nella lotta alla cocciniglia, pesticida di norma non consentito nel vigneto trentino. La risposta, tutto sommato, ci può anche stare. In sostanza, dice l’assessore, l’impiego del Clorpyrifos Ethyl non è normalmente consentito, come altrove, poiché utile a combattere un tipo di infestante in Trentino ancora poco diffuso. Ci può stare.

La risposta dell’assessore, invece, diventa piuttosto inquietante quando ipotizza che l’eventuale danno di immagine arrecato alla suggestione di un Trentino pulito, buono e giusto, possa essere attribuito, non al fatto in sé, ma piuttosto al clamore mediatico che ha circondato questa vicenda. Insomma, come sempre, la colpa è dei giornali e dei giornalisti. Quelli kattivi naturalmente. E chiaramente questo blog , visto che è stato il primo a dare quella notizia (qui, qui e qui), va annoverato fra i kattivi maestri. Quelli che fanno skuola.

Grazie assessore, indimenticabile lezione deontologica la sua!

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