Trento, 27 settembre 2015
Expo di Milano, pure il quotidiano Trentino certifica il fallimento del Trentino
Qualcosa non deve avere funzionato nell’allestimento del concept Trentino presente all’Expo di Milano, ad iniziare da chi ha approvato e gestito dall’inizio l’avventura milanese.
Dopo puntuali atti ispettivi del sottoscritto,anche il Quotidiano Trentino, dopo l’Adige e il NordEst Quotidiano, ha evidenziato i dubbi sull’effettiva qualità e capacità di generare ricadute dello stand Trentino ad Expo, aperto in deciso ritardo rispetto a quello dei “cugini” altoatesini, che stanno mietendo successi su successi, mentre lo stand di Rossi e Farella langue immancabilmente, tra le proteste degli sponsor che hanno investito pacche di euro per un pugno di mosche in fatto di visitatori.
Dato per assodato il fallimento dell’esperienza Trentino ad Expo, ora è lecito aspettarsi dal presidente Rossi una seria analisi ed ammissione di responsabilità, oltre che un deciso cambiamento ai vertici dell’assessorato al turismo e alla promozione del Trentino, sia politico che amministrativo.
Ad Expo di Milano c’è il fallimento di una spesa di oltre un milione di euro (che va ad aggiungersi alle altre milionate di euro buttate via per una promozione che non “tira” proporzionalmente alle cifre investite tramite Trentino Marketing) e c’è il fallimento gestionale di una struttura fondamentale per l’economia del Trentino. L’uscita di scena dell’amministratore di Trentino Marketing Paolo Manfrini –al quale vanno i migliori sinceri auguri per la sua salute – ha aperto la porta ad un profondo rinnovamento della struttura che deve passare per la nomina di un nuovo vertice, possibilmente giovane e non compromesso o accomodante con il “sistema” Trentino e profondamente legato al nostro territorio e storia, non solo per lo stipendio ma capace di apportare freschezza e novità a basso costo (ci riesce l’Alto Adige: ci deve riuscire pure il Trentino!).
Attendiamo il presidente Rossi alla prova dei fatti che devono arrivare ora e non essere rimandati alle calende greche per evitare qualche crisi politica della sua maggioranza sempre più traballante.
Cons. Claudio Civettini
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.