Ho Sempre pensato che MONDOMERLOT, la rassegna dei Merlot d’Italia, che da una quindicina d’anni viene organizzata ad Aldeno (Trento), fosse una delle più interessanti e prestigiose iniziative enologiche del Trentino, dopo Mostra Vini di Trento. Almeno fino a che Mostra Vini ancora esisteva. Da qualche anno, infatti, è diventata il fantasma di sé stessa. E quest’anno è stata allegramente sepolta nell’indifferenza dei più.
Ad Aldeno ci sono andato quasi ogni anno e devo dire che non me ne sono mai pentito: un appuntamento enologico organizzato bene, con rigorosa serietà. Un’occasione per farsi un’idea di quel che girava in Italia, e in Trentino, attorno a questa sputtanata, almeno nel nostro Paese, varietà.
I difettucci, che proprio insignificanti non erano, ci sono sempre stati, eh. E li ho sempre segnalati anche su questo blog: la massiccia sponsorizzazione delle multinazionali della chimica e un certo incomprensibile “provincialismo” nei risultati del concorso enologico annesso alla manifestazione.
Bene, quest’anno, però, ci sono delle novità, che apprezzo e che provo a mettere in ordine.
Come tutti sanno – anche se non è vero che tutti lo sanno – quest’anno ad Aldeno (Trento) c’è stato un cambio ai vertici dell’amministrazione comunale (che organizza il tutto). Un cambio radicale che ha portato all’elezione di un giovane outsider, l’autonomista Nicola Fioretti. Un bancario piuttosto stravagante e originale – e lo dico con tanta simpatia; tanta simpatia, anche se autonomista non sono –.
Non so se ci sia un nesso fra le novità, che sto per elencare, e il nuovo corso politico; sta di fatto che le prime, le novità, coincidono, credo del tutto casualmente, con il nuovo corso municipale. Il nesso, eventualmente, cercatelo voi lettori.
Ecco le novità, o almeno quelle che a me sembrano novità, di quest’anno:
– Le multinazionali della chimica (le sette sorelle, che nello specifico erano dodici) sono state sloggiate – o si sono sloggiate da sole, non so -. E i finanziatori dell’iniziativa, a parte una Sociale, quella di Aldeno, e un consorzione, Cavit, sono esclusivamente istituzionali. Bene: garanzia di terzietà rispettata
– I risultati del concorso enologico, come si evince dalla classifica, questa volta sono verosimili: più verosimili che in passato. Riconoscono al Merlot toscano il ruolo che gli compete. E come ha già scritto altrove un commentatore del blog (Claudio): a buon intenditor di Merlot poche parole. Per contrasto, i marchi trentini che fino ad un anno fa spopolavano, questa volta non lambiscono il podio. E questo deve far pensare. Ma tanto, eh.
– La manifestazione, pur senza perdere di vista il tono istituzionale e tecnico –che ho sempre apprezzato -, quest’anno si è popolarizzata. Accanto a degustazioni e self tasting, sono stati introdotti anche spazi e occasioni di coinvolgimento della popolazione locale: il concorso si sprovincializza e allo stesso tempo diventa, o almeno ci prova, una situazione agita anche dal territorio. E anche questa, se mi permettete, è una buona cosa. Mi pare.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
…dal sito mondomerlot.it … «…Questo perché il neo sindaco di Aldeno ha deciso di impreziosire l’evento, apprezzato e conosciuto in tutta Italia, introducendo partnership annuali con altre nazioni. Quest’anno è toccato ad Israele. “Non nascondo di essere un tantino emozionato – ha esternato Nicola Fioretti – per questa mia prima inaugurazione di MondoMerlot, che si annuncia con delle peculiarità nuove e interessanti, che puntano a valorizzare il territorio e la comunità di Aldeno, ma pure cercando di dare un’internazionalità all’evento. Abbiamo già esordito con un record di vini partecipanti al Concorso Nazionale Merlot d’Italia e sono sicuro che saranno tre giorni meravigliosi”. …»… Bravo sindaco, hai alzato il campanile non di poco… Ora, chi vorrà salir le scale fino in cima… potrà vedere un tantino più lontano della vallagarina… (e per il futuro, caro sindaco, attento agli incendi, delle torri campanarie…).
Cosa vuoi dire? Che negli anni passati le giurie erano pilotate per favorire i vini trentini?
Hey Federico, non mettermi in bocca, o sulla penna, cose che non solo non ho mai scritto ma non ho nemmeno pensato lontanamente.
Ho scritto che la classifica del concorso si è sprovincializzata e mi sembra più adeguata rispetto al passato.
Le ragioni di questo sguardo più coerente del concorso possono essere tante, ma non essendo mai stato nell'organizzazione non so dire quali siano per davvero.
Per esempio, molto semplicemente, potrebbe darsi che fino allo scorso anno non fossero presentati campioni adeguati dalle altre regioni, e dalla Maremma in particolare. Oppure può darsi che i degustatori delle edizioni precedenti fossero diversi da quelli di quest'anno. O ancora che essendo gli stessi degustatori, nel frattempo abbiano abituati i loro palati anche a terroir differenti rispetto a quello locale e abbiano imparato ad apprezzare anche i Merlot extra regionali. Come vedi le ragioni possono essere tante. E non necessariamente quella che indichi tu. Anzi, questo, io lo escluderei a priori. Ma, ripeto, non ho mai fatto parte del comtiato organizzatore ne del panel di degustazione.
Sei proprio bravo a tirare il sasso e poi a nascondere la mano e a tirarti indietro. Stronzo!
Ma allora, Albergatrice, sei proprio scema forte, eh. Credo che sei tu avessi un po' di testa, ma sono anni che dai prova di non averla, la testa, avresti almeno provato a comprendere i miei argomenti. Ma se uno la testa non ce l'ha, non ce l'ha. E tu appartieni a questa categoria.