E poi c’è ancora qualcuno in giro che dice che i vini biologici sono difficili, estremi e poco bevibili.
Questo Valpolicella Classico Doc Biologico 2014 – Domini Veneti – Cantina di Negrar -, prova esattamente il contrario.
Lo ho incrociato questa sera per caso. Ero da quelle parti, quelle delle magnifiche colline che sovrastano Verona, e invece del solito bianco, mi sono territorializzato.
Vino di piacevole piacevolezza, profumi compostamente fruttati di ciliegia e marasca, leggermente vinoso, ma tutto ben amalgamato di leggere speziature pepate. In bocca è bello rotondo, di struttura media, con una sensazione gradevolmente vischiosa e una composizione fruttata equilibrata. Insomma un buon bicchiere, senza velleitarie pretese, ma perfettamente costruito per piacere. Per fortuna.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
…e qui mi sono perso… Annata 2014, stesso territorio e stesse colline…da una parte abbiamo Mr Pedron che non riesce a fare un amarone ordinario e dall'altra abbiamo una cantina che riesce comunque a fare un ottimo valpolicella… biologico…
Pedron ambisce a fare grandi vini…e soprattutto Amarone indimenticabili. A Negrar si fanno vini alla portata di tutti e poi era un Valpolicella Classico.
…Ma poi Claudio in cantina si fanno o non si fanno i miracoli? Si fanno, si fanno. E detto questo, il valpo di ieri era davvero molto gradevole. Senza pretese, ma molto gradevole.
Il 14 non l'ho ancora assaggiato ma negli anni scorsi mi era piaciuto
ti che te sai tu..de quele tere…..sa disit de sta boza Maria Grazia Melegari ?