Palazzo Roccabruna
COMUNICATO STAMPA
CONCORSO “IL MIELE DEL TRENTINO”: I PREMIATI
DEGUSTAZIONI E MENU DEDICATI AL MIELE
DAL 5 AL 7 NOVEMBRE PALAZZO ROCCABRUNA PROPONE IN DEGUSTAZIONE I MIELI SEGNALATISI AL CONCORSO
L’apicoltura è una pratica millenaria che accompagna l’uomo nel corso della sua storia. I Greci e i Romani, ma anche gli Egiziani, lo utilizzavano come dolcificante per vino e focacce o per bevande alcoliche, frutto di fermentazione, come l’idromele, una miscela di acqua e miele. Michelangelo Mariani in “Trento con il Sacro Concilio e altri notabili“ del 1673 così scrive: “il miele (…) nel Trentino viene in gran quantità e qualità (…). L’api lo raccolgono per lo più dai fiori campestri, e non poco si vagliono del formento nero, quando fiorisce.” Il miele è il risultato di una serie di delicati processi biologici e di complesse trasformazioni chimiche che portano direttamente sulle nostre tavole i profumi del territorio. Oggi nella nostra provincia si producono sia mieli uniflorali (ottenuti da uno stesso tipo di sorgente nettifera) che millefiori (ottenuti da una miscela di nettari diversi) con una forte prevalenza di questi ultimi che rappresentano la maggior parte della produzione.
Dal 5 al 7 novembre dalle 17.00 alle 22.00 Palazzo Roccabruna propone in degustazione i mieli premiati nell’edizione 2015 de “Il miele del Trentino”, concorso organizzato dall’Associazione apicoltori del Trentino in collaborazione con la CCIAA di Trento. I mieli segnalatisi nella competizione hanno superato un rigido controllo chimico-fisico ed organolettico.
Sabato 7 novembre dalle 19.00 alle 22.00 la cucina di Palazzo Roccabruna ospiterà la Scuola alberghiera di Levico Terme e Roncegno e la Cooperativa Lievito madre che prepareranno un gustoso menù dedicato al miele del Trentino. Per la cena è gradita la prenotazione, tel. 0461/887101
Trento, 4 novembre 2015
(P.M.)
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.