Paolo Malfer si è dimesso dalla presidenza della Commissione Promozione e Marketing di Consorzio Vini del Trentino. Le dimissioni risalgono a qualche settimana fa, ma sono diventate pubbliche solo in questi giorni. Malfer, patron di Revì, prestigiosa maison spumantistica di Aldeno, resta però in commissione. Un passo indietro rispetto all’incarico che aveva assunto a febbraio di quest’anno, che Malfer spiega così, cercando di muoversi il più lontano possibile dalle polemiche: “Abbiamo un presidente, Alessandro Bertagnoli, che si sta dando tanto da fare ed è molto presente in Consorzio, trovo corretto, anche per ragioni di efficacia dell’azione promozionale, che sia lui ad assumersi questa responsabilità, che è fondamentale anche per l’immagine del Consorzio. Insomma – spiega ancora Malfer – un solo pensiero e una sola testa, per fare meglio”.
Il passo indietro dello spumantista di Aldeno, però, aggiunge un ulteriore tassello alla profonda ristrutturazione che Consorzio ha vissuto nel 2014; oltre all’elezione del nuovo presidente e del nuovo Cda, dal quale per la prima volta si sono autoesclusi i vignaioli, anche la repentina sostituzione, ad agosto, del direttore generale; un disegno che ha coinvolto anche il personale dipendente.
Dove sta andando Consorzio Vini del Trentino?
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Paolo è un uomo felpato, sempre lontano dalla polemica. Ma se si è dimesso qualche ragione deve pur esserci.