E ‘accaduta una cosa curiosa. Ieri un lettore del blog, fra i commenti al nostro post dedicato allo spot invernale con Svindal e senza vino, ha segnalato che esiste un’altra versione del medesimo spot, caricata sul canale youtube di visittrentino, nel quale, al minuto 0.16, è ben visibile una Jéroboam, presumibilmente di TRENTO.
In effetti è così, la versione enoica dello spot esiste ed è stata caricata su youtube il 13 novembre, giorno in cui è stato pubblicato il nostro post in cui lamentavamo l’assenza del vino fra le “primizie” (pasta, formaggio e mele) trentine illustrate nel video.
Sul canale brodcaster ufficiale di Trentino Marketing, tuttavia, anche in questo momento è caricata la versione video per gli astemi (al minuto 0.16 compaiono le scene della poltrona della nonna e del guardaroba da viaggio).
Ora, delle due l’una. O dopo il nostro post, Trentino Marketing in fretta e furia venerdì ha fatto inserire la scenda della bottiglia – che evidentemente era stata già girata ma era era stata poi tagliata in fase di montaggio – oppure gli spot sono due: uno per i minorenni e uno per i maggiorenni, uno per gli astemi e uno per gli alcolisti, uno per i paesi occidentali e uno per i paesi islamici.
Delle due l’una, appunto. E ci piacerebbe capire quale è quella giusta. Così per curiosità. E anche per saperci regolare.
Grazie.
I DUE VIDEO
Trentino d’inverno per gli astemi
Trentino d’inverno per gli alcolisti
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Il giallo è stato svelato. Almeno in parte. Questa mattina l'ufficio stampa di Trentino Marketing mi ha spiegato che i due video sono destinati a due piattaforme e a due mercati differenti. Quello in inglese – per capirci quello senza vino – in particolare finirà su una piattaforma (Eurosport) soggetta all'ordinamento francese che fa divieto alla pubblicità di alcolici. E fin qui ci siamo.
Resta da capire invece, come mai nella versione italiana – destinata al mercato pubblicitario interno -, quella dove compare la bottiglia, la parola vino – a differenza delle parole formaggio, mele etc etc – non venga pronunciata. Anche in questo caso qualche divieto? Qui l'Ufficio Stampa non ha saputo essermi di aiuto. Comunque, il giallo è svelato. Quasi.
Grazie alla cortese risposta dell'Ufficio Stampa di via Romagnosi.
…intanto proviamo a "svelare il mistero" del formato bottiglia… io direi una Balthazar… 12 litri o 16 bottiglie standard. (Un factice vuoto naturalmente…).
concordo sul vuoto, la maneggia con troppa disinvoltura considerate le dimensioni
Consorzio Vini, può aiutarci a svelare il mistero Graziano Molon ?
In effetti è alquanto strano, la bottiglia che compare in un secondo tempo ma comunque il vino a differenza di mele, pasta, formaggio, non viene citato nel video. Forse ci sbagliamo noi, la bottiglia magari contiene la famosa aria delle Dolomiti che all'Expo è andata a ruba…
sembrerebbe l'ombre di una magnum di Trento DOC
Giuliano Preghenella tu cosa dici…tu che te ne intendi di queste cose? E anche Alessandro Sbarbada…..cosa dici?
sto seguendo la vicenda con grande interesse, sono molto curioso. Inutile dire che l'assenza del vino mi era parsa una ennesima dimostrazione della dealcolizzazione della nostra cultura. Ma a questo punto è diventato un giallo.
in effetti si…c'è qualche differenza a partire dal fatto che quello per gli astemi sembra diretto ai mercati internazionali e quello enoico al mercato italiano.
vedremo…vedremo
Un giallo paglierino .. Un po scarico…
e poi uno misura 34 secondi, l'altro 29. Quell'istante di differenza non giustifica 5 secondi in meno. Andrebbero confrontaio con attenzione i due filmati.
e poi uno misura 34 secondi, l'altro 29. Quell'istante di differenza non giustifica 5 secondi in meno. Andrebbero confrontati con attenzione i due filmati.