COMUNICATO nr. 3147 del 14/12/15 10.24 (ufficio stampa della provincia autonoma di trento)
Presentato a San Michele il libro di Carlo Bridi col presidente FEM Segrè e l’assessore Dallapiccola
AGRICOLTURA, UNA SCELTA SEMPRE PIU’ CONSAPEVOLE E GIOVANE
“Lo definirei un piccolo trattato di sociologia del lavoro agricolo. I 170 protagonisti intervistati da Carlo Bridi sono braccia rubate all’industria, al commercio, ai servizi e donate al territorio e al paese. L’agricoltura è un settore economico che può trovare nella sostenibilità la sua salvaguardia e questa è una ricchezza straordinaria che va preservata e monetizzata”. Parole del presidente della Fondazione Edmund Mach, Andrea Segrè, intervenuto venerdì scorso, a San Michele, con l’assessore provinciale Michele Dallapiccola, alla presentazione del libro di Carlo Bridi intititolato “L’agricoltura è giovane”. All’incontro, moderato dal caporedattore del Trentino, Paolo Mantovan, erano presenti molti dei giovani intervistati.
“Intendiamo proseguire nel sostegno dei giovani imprenditori” ha detto l’assessore Dallapiccola. Riferendosi al libro ha spiegato che “restituisce una immagine coerente e unitaria di un fenomeno vitale e in crescita destinato a cambiare il nostro modo di guardare all’agricoltura e anche quello di guardare ai nostri giovani per il fatto che sempre più chi si accosta a questo settore lo fa dopo una preparazione scientifica molto accurata”. Ecco quindi che l’agricoltura non è più il lavoro-rifugio di chi “non trova altro”, ma una scelta consapevole. Di qui l’importante ruolo svolto dalla Fondazione Mach.
Il giornalista Paolo Mantovan spiega che con questi pezzi Bridi non solo descrive, ma racconta e accompagna, con delicatezza, un fenomeno reale, quello del ritorno dei giovani all’agricoltura e del recupero del senso del territorio nelle scelte della propria vita.
Carlo Bridi ha ricordato come proprio da San Michele quasi 60 anni fa è partita l’azione di formazione professionale dei giovani. La Fondazione Mach, come risulta dalle testimonianze raccolte nelle interviste, è al centro del presente e del futuro della nostra agricoltura. Un’agricoltura sempre più green e di alta qualità con un occhio attento al consumatore.
Il libro, come ricorda il direttore del Trentino Alberto Faustini nella prefazione, “costruito con facce di giovani che solitamente non finiscono sul giornale, di avventure imprenditoriali che sovente non si conoscono e dunque non si raccontano… Carlo Bridi di domenica in domenica ha messo insieme generazioni, tradizioni e vocazioni. E le ha raccontate col piglio di chi conosce e ama l’agricoltura da sempre”. In questa grande storia, c’è un pezzo della nostra meglio gioventù: c’è la generazione che ha saputo restare legata alla terra in un mondo che guarda a internet, che sgretola i confini, che si fa davvero globale.
Il libro è il frutto di 170 interviste fatte da Carlo Bridi e pubblicate nella rubrica “Giovani protagonisti” del quotidiano Trentino.(s.c.)
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
le braccia saranno anche giovani, le teste non si sa…
le teste non hanno età. Hanno l'età che imparano ad avere.
dipende solo dal fatto che si lasci o meno i giovani ad imparare/ sperimentare… a me sembra che i giovani siano usati solo come pedine e 0 gradi di libertà. Poi son solo punti di vista. Buona giornata
Prima di criticarlo così aspramente però leggiamolo questo libro… Chi lo compra?
Braccia donate al territorio
#altrochebale #bastapresepi
#scenografieinutili
Mein Gott!
Speravo di aver già dato abbastanza in un post precedente ma vista la beatificazione nell'anno giubilare di mister B.C. da parte della PAT mi ribolle il sangue nelle vene.
Quindi Ghino a questo punto la PAT verserà soldi per regalare ai propri sudditi un libro che sa di minestra riscaldata?
Bell'esempio di riciclo, d'altronde con un presidente FEM super-impegnato nel non sprecare c'era da aspettarselo che prima o dopo ci avrebbero rifilato un riciclone.
Godete pure sudditi di Coldiretti e adorate il Vostro idolo, sarà lui a dettare le direttive di un agricoltura all'avanguardia.
Gulp!!!
Che ridere, che ridere, che ridere: ma come si fa? Come si fa? Siamo tutti – spero tutti – stanchi di questi raccontini della casetta di Heidi.
è un racconto edulcorato, diciamo così istituzionalizzato. Niente di nuovo sotto le montagne di Trento, questo tipo di narrazione la possiamo trasporre anche in Lombardia, in Piemonte e perfino in Sicilia o nel Magreb.
Molto affollata quella sala, l'argomento doveva essere davvero eccitante. Soprattutto lo svolgimento dell'argomento…
infatti, e la maggioranza ha i capelli grigi, ma ai tempi di B.C. erano giovani.