Suggerisco la lettura di un post firmato dal collega Angelo Peretti sul suo InternetGourmet: E IL TRENTO DOVETTE ASSUMERE LO STILE PROSECCO. E poi di continuare la lettura lungo il thread di commenti che ne è derivato su Facebook.
Vi si affrontano temi che su questo blog abbiamo masticato e digerito più e più volte. Ma non fa male tornare ad occuparsene, soprattutto se a sollevare dubbi, anche seri, circa la tenuta territoriale della denominazione TRENTO è un giornalista prestigioso come Peretti.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
.. e comunque caro Conte.. quelli di "Ferrari" potevano osare di piu'.. Lo spot style "eyes-wide-shut" suggeriva ben altre atmosfere.. Fidelio, dov'era…?? Vabbè glielo daremo noi.. glielo..
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Il decano dei giornalisti trentini di settore, in un articolo sul settimanale Vita Trentina evidenzia tra l'altro quattro interessanti spunti per un dibattito in proposito. Leggibile qui http://www.cooperazionetrentina.it/content/downlo…
Non capisco il vostro accanimento su questo tema: i produttori sono contenti di questa DOC e allora basta così.
Ho letto… è il solito copia incolla di tutti gli anni … Che 2 palle
Venezia, Venezia… e Ferrari!
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Se è per questo.. l'altro giorno mi hanno mandato anche questa immagine…
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…caro Cosimo, qualcuno poco tempo fa raccontava: «… Il venduto si attesta invece su 7 milioni di pezzi… e … il comparto metodo classico trentino vale 70 milioni e il prezzo medio della bottiglia è in crescita… », chiaramente sottintendendo che il prezzo medio franco cantina della bottiglia di trentodoc fosse ormai di €10,00…al che mi è venuto da sorridere… I marchi che fanno i grandi numeri e che fanno la parte del leone nella composizione del prezzo medio globale li conosciamo molto bene come pure conosciamo molto bene i prezzi allo scaffale, per cui non c’è dubbio alcuno che facciano una media ampiamente al di sotto dei 10,00 euro… Sarebbe già un gran bel risultato se il “comparto” raggiungesse un prezzo medio (netto franco cantina btx0,75) intorno ai 6-7,00 euro… sarebbe… http://www.trentinowine.info/2015/11/400280/
Su quali basi lei argomenta questo prezzo medio. Mi scusi Claudio ma non la seguo.
…@CD…sopratutto su semplici basi matematiche oltre che sull’esperienza. Se è dubbioso magari mi elenchi tutti i marchi di trentodoc che secondo lei superano le 50.000 bt/anno di vendita al prezzo netto franco cantina medio di 10 euro. Intanto che prepara la lista io le aggiungo che per quello che mi risulta ci sono solo 2 denominazioni italiane sulla fascia di produzione di ca. 10 milioni di bt/anno che potrebbero dichiarare credibilmente un prezzo medio franco cantina di 10 euro/bt: Amarone e Brunello di Montalcino e forse, forse Franciacorta (Barolo invece non credo ci riesca..). Per quanto riguarda Amarone e Brunello teniamo presente che hanno una fortissima immagine e distribuzione nei migliori locali all’estero e su mercati tradizionalmente remunerativi come Giappone, Usa ecc. Pertanto, o il prezzo netto franco cantina medio del Trentodoc è sensibilmente inferiore ai 10 euro/bt oppure i numeri di vendita sono nettamente inferiori a quelli dichiarati dove il fatturato degli “astucciati” delle riserve pregiate e delle vendite ai privati in cantina possa incidere molto significativamente sul prezzo medio a compensare i prezzi più bassi di vendita dei volumi alla GDO ed ai grossisti… Per correttezza possiamo dire che forse Ferrari ha un prezzo medio di €10 ma Ferrari non commercializza tutta la produzione di trentodoc… E’ dura (praticamente impresa titanica) vendere milioni, ripeto milioni, di bottiglie di un vino a 10 euro medio netto a bottiglia, tanto più di una denominazione praticamente sconosciuta internazionalmente … mi creda… Ritengo che i 10 euro di prezzo netto medio ed i 15 milioni di bottiglie siano entrambe descrizioni di una favola, ahimè, molto provinciale… Ma ovviamente ognuno e libero di crederci…ci mancherebbe… (Io no, non ci credo!)
E io mi associo. . nel non crederci… Nel post.. Sui numeri.. Di qualche tempo fa ho fatto il cronista..e ho ripreso le dichiarazioni di e.z. .. Ma se devo dire come la penso mi associo totalmente a Claudio. La sua analisi corrisponde anche ai mie numeri.
Io pensò verosimilmente che almeno la metà del prodotto esca dalle cantine (quelle dei grandi numeri) mediamente a metà prezzo. Il resto ad un prezzo fra i cinque e dieci euro. Qualche decina di migliaia a prezzo superiori.
Caro Conte : presente…!
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Ma certo caro Conte.. a noi ci guida lo spirito di Hemingway..
Altri vengono guidati dalle statistiche.. Sul riciclo politico suggerirei le coordinate del compianto " Il MALE"….
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