[Comunicato Stampa]
Il Prosecco è il consensus maker del Natale 2015: al centro delle feste, per stare insieme e mettere allegria mettendo tutti d’accordo, almeno sul vino
Treviso, 21 dicembre 2015. Il Prosecco è un vino dalle tante anime. Piace per il suo gusto e per la sua capacità di essere conviviale, di far stare bene le persone intorno a sé. Amato per il suo tono allegro e allo stesso tempo capace di generare intimità (intimacy); per la sua sapienza nel generare vicinanza (nearless) tra le persone; per la sua compostezza nel costruire un’atmosfera calda e simpatica tipica del focolare (hearth), della famiglia riunita per godersi pace e un po’ di serenità. È un vino che sa essere chic quando è necessario, formale quando deve accompagnare una cena importante; soavemente romantico quando deve unire due cuori; glamour quando deve parlare dello stile delle persone che lo bevono.
È quanto emerge dalla nuova ricerca di Dicembre di Prosecco Lab, il nuovo osservatorio che indaga le tendenze del Prosecco, voluto dal Consorzio di tutela e affidato ad SWG Spa con l’obiettivo di analizzare la relazione tra il consumatore contemporaneo e il Prosecco.
Dalla ricerca emerge che il Prosecco è conosciuto dal 91% degli italiani maggiorenni (oltre 45 milioni di persone). Lo conoscono bene o molto bene il 71% delle persone e poco meno di nove milioni di consumatori stanno pensando di consacrarlo come il vino delle feste, come il vino che si usa per la cena in famiglia durante il periodo natalizio. Un vino ideale per creare il giusto feeling con gli amici; per accompagnare un buon piatto di pesce o il dolce, ma anche per assaporare un’ottima proposta di antipasti. Il Prosecco è un consensus maker: mette d’accordo tutti, piace a uomini e donne, sa farsi apprezzare con qualunque cibo e – soprattutto – è un generatore di buon umore.
Le persone scelgono il Prosecco per il suo gusto (38%), perché mette allegria (35%), perché è un costruttore di convivialità (31%) e poi per la sua versatilità e la possibilità di abbinarlo ai diversi tipi di cibo (16%).
Il Prosecco sarà uno dei dominatori delle tavole di questo Natale 2015. Il 17% degli italiani (ovvero quasi 9 milioni di persone) lo acquisterà per portarlo in tavola, brindare con gli amici, passare momenti di felicità in casa o nei locali.
Un vino ideale per stare con insieme agli altri, per fare una cena con gli amici o per degustare gli stuzzichini di un aperitivo (39%); una proposta elegante per una cena formale, una festa natalizia chic o per portare in tavola un menù ricercato (18%); un tocco di classe per una cena galante e romantica, per incontrarsi in locale alla moda (13%).
Nota metodologica
L’indagine quantitativa è stata condotta mediante una rilevazione con tecnica mista, ovvero interviste telefoniche con metodo CAWI (Computer Assisted Web Interview), all’interno di un campione di 1.200 soggetti maggiorenni residenti in Italia.
Le interviste sono state somministrate tra il 7 e il 9 dicembre 2015.
I metodi utilizzati per l’individuazione delle unità finali sono di tipo casuale, come per i campioni probabilistici. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di zona, sesso, età e livello scolare. Il margine d’errore statistico dei dati riportati è del 2,5% a un intervallo di confidenza del 95%.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!
E anche i francesi non scherzano in quanto a trasparenza: http://www.champagne.fr/flipbook/bulletins/bullet…
Ah pero' questi spagnoli, segnalano anche le 31 bottiglie di riserva spedite in Guatemala. Questa si che è gente seria.
MT di Cavit ? Si trova, si trova anche dopo Verona con un' incredibile confusione fatta dai ristoratori, causa tappo e copertura di plastica ex stagnola: te lo presentano come "spumante trentino" e te lo fanno pagare più di un Prosecco, analogamente vestito.
Poi lo ritrovi in qualche rara enoteca e in svariati supermercati.
Tra i tre (risto,eno,spm) i prezzi variano al consumo finale tipo mago di Oz.
Ma non esiste più il prezzo suggerito e qualche volta controllato dalla commercializzazione aziendale ? Certo che facendo così il successo di fatturato è completo in Italia, forse a fronte di quantità mirate con il contagocce.
E all'estero che succede ?
Non desidero conoscere i segreti di famiglia ma una volta esisteva il "bilancio sociale", certo riservato ma poi neppure tanto. Questo perché concorrenza, competitività e prezzo avessero e avevano qualche reale sostanza per tutti.
Comunque al di la del prezzo e delle differenze di prezzo di cui parli tu: il muller thurgau spumante di Cavit è proprio buono, altro che prosecco! e comunque costa abbastanza poco.
Ecco che i vicini di casa ripropongono i temi cari agli spumantisti del CVT storico.
Loro forniscono qualche dato, noi abbiamo sognato — solo tra di noi !
In realtà.. anche .. CVT…un anno fa… o giu di li… provarono a proporre qualche dato e qualche numero… ma glieli demolimmo… nel giro di mezz'ora…. i loro dati…
Giusto. I dati vengono sempre forniti dall'ufficio del Lotto e i fatturati dal mago di Oz !
Adesso chi ci sarà ?
Salomè ?
http://www.trentinowine.info/2014/07/vita-unaltra…
Leggete qui cari Conte e Giuliano…. i numeri che fornivano un anno fa….le istituzioni del vino…. trentino…leggete leggete..e scompisciatevi…
Altro che il Lotto !
Bravo Cosimo e nessuno ha fatto la benché minima riflessione dal 2014 ad oggi.
Vedendo La Scaletta di Milano non mi sono scompisciato: ho versato lacrime ancora dense di Navigli !
Ho letto anche io quel post e quei numeri: ragionevolmente si fa davvero fatica a crederci. Basta andare in qualsiasi ristorante di Verona o di Padova per rendersene conto.Ma a chi le vogliono dare a bere queste cose?
Solo una domanda? Ma perché i numeri dovrebbero fornirli a lei (o a voi), saranno ben fatti aziendali questi o voi vi candidati a fare i revisori?
Così, magari perché (per esempio) gli spagnoli mi dicono anche quante bottiglie hanno esportato in Malesia… o in Albania…e qui non sappiamo nemmeno quante cisterne di MT diventano Charmat. Tanto per dire.
File Allegato
…sarebbe interessante sapere come il Müller-Thurgau spumante stia reggendo all’alluvione di Prosecco… quello che so è che nel 2014 vendeva molto bene… spero sia ancora così e che quindi di fatto ci sia un allargamento della categoria dei consumatori di bollicine che ci avvicinerebbe alle abitudini tedesche…
Anche le mie info dicono che il m.t. charmat sta andando molto bene. Per fortuna. E grazie, soprattutto, anche questa volta alle operazioni degli amici veneti. Però qui info ufficiali non ne arrivano e ci tocca arrangiarci … facendo due piu due.. tre piu tre….