Ai degustatori di Gilbert&Gaillard, evidentemente piacciono gli autoctoni trentini. Oltre alla medaglia d’oro assegnata al Ziresi di Vivallis 2013, un altro oro 2015, con punteggio 90+, è stato assegnato ad un vino (Rebo) figliato dalla paternità del Teroldego, si tratta dell’ eLimarò 2011 – Igt delle Dolomiti – Cantina di Toblino.
Punteggio quasi da perfezione assoluta, per Vino Santo 2001 – Trentino Doc, sempre di Toblino: 95/100.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!
Quando si va a Toblino a bere il Rebo? Organizziamo?
Il Rebo,introvabile in ogni bar e c'è pure gente che lo chiama Rebó.
beh dai.. rebò … è carino però … francesizza.. un po'.. che male non fa.. .poi…vero.. introvabile..del resto… anche l'uva è inesistente quasi..
Teniamocelo stretto.
diciamo che è una varietà quasi inesistente, meno dello 0,3 % delle uve trentine.
Viva lo Chardonnay
e viva pure il pinot gris …che piu ce ne è ..meglio..è…