Non che la notizia sia nuovissima. Ma il servizio pubblicato oggi, numeri alla mano, sul qauotidiano L’Adige certifica una situazione al limite del carnevalesco: gli investimenti sul bio, in Trentino, sono insignificanti. E il bio, in Trentino, è insignificante sia in termini di volumi che di valore.
Prossimamente pubblicheremo anche questi numeri: quelli del Bio Trentino. Che non esiste. Se non nel presepe scenografico propagandato delle agenzie promoistituzionali della PAT.
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Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!
Non credo ci sìa // una lungimirante strategìa (rima intenzionale)
dietro a tutto ciò… ma ben venga la ristrettezza economica, se essa impedirà la sindrome d'accapparamento del contributo da parte di neofiti viticoltori biologici a conversione istantanea lungo la via del convenzionale (…ops, lotta integrata "à la trentina").
Ovviamente, a scanso di equivoci, il mio post è serenamente ironico, non me ne vogliano i lottatori integrati a turbo-contributo.
se possono interessarvi questi sono i numeri del biologico trentino
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Ma sono tanti o pochi? Perché messi lì così non dicono molto, a parte dire che siamo bravi soprattutto nella coltivazione dei prati di montagna.
il vigneto misura 11 mila ettari e altrettanto il meleto. quindi se sono aggiornati i dati pubblicati da Canaglia Due, siamo a circa il 5 %.
Qui alcune cifre più generali, se può essere utile
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glyphosate et regula-vigilantes.