Il Prosecco rende il Carnevale più spumeggiante
Il Carnevale si sposa bene con un bicchiere di Prosecco. Sono milioni gli italiani che affermano di associare lo storico vino bianco frizzante con il giorno della festa, delle maschere, dei coriandoli.
È quanto emerge dalla nuova ricerca di gennaio di Prosecco Lab, il nuovo osservatorio sul Prosecco, voluto dal Consorzio di tutela e affidato ad SWG Spa, con l’obiettivo di analizzare la relazione tra il consumatore contemporaneo e il vino.
Il Prosecco non si berrà solo a Venezia o in Veneto, ma anche in tutti gli altri luoghi in cui si festeggia il Carnevale. Da Viareggio, a Ivrea (con la sua battaglia delle arance); da Verrès in Valle D’Aosta a Palù del Fersina, in Trentino; da Sauris di Sopra in Friuli Venezia Giulia a Persiceto, cittadina in provincia di Bologna; senza dimenticare Putignano in Puglia o Muggia in Provincia di Trieste: piccoli torrenti di Prosecco scivoleranno in gola, insieme alle risa e al divertimento carnevalesco.
La festa di Carnevale e il Prosecco sono un binomio non casuale. Un incontro determinato da uno dei peculiari aspetti del Prosecco: l’essere un vino che genera piacere, gioia, divertimento. Un vino che, per gli italiani, è divertente e simpatico (24%), fresco e giovane (22%), dinamico e gioviale (18%). Insomma un vero amicone, aperto e giocherellone (16%) che favorisce lo stare con gli altri, lo scherzo e il divertimento.
Il Prosecco è un vino versatile, che sa assumere il vestito giusto al momento giusto. Che rende ogni occasione differente e sa farsi apprezzare per le sue molteplici doti.
Così a Carnevale piace il suo essere un vino allegro e spumeggiante al punto giusto (40%). Uno spumante che associa la capacità di creare un clima vero, caldo, simpatico, con la sua forza di collante tra le persone, di generatore di condivisione (33%). Un vino che sa stare al suo posto, senza appesantire il momento, senza renderlo greve, ma lasciando un alone di piacevole leggerezza (34%).
Il Prosecco sa cementare l’amicizia (31%), sa rendere ogni momento gradevole e, con la sua voglia di sorriso (16%) e gioia (12%), diventa, in modo naturale, il vino del Carnevale.
Nota metodologica
Indagine realizzata da SWG Spa per conto del Consorzio del Prosecco. Campione: 1200 cittadini italiani maggiorenni, segmentati in base alla distribuzione socio-demografica del Paese. Data di realizzazione tra il 7 e il 14 gennaio 2016. Indagine effettuata con tecnica mista Cati-Cawi.
I metodi utilizzati per l’individuazione delle unità finali sono di tipo casuale, come per i campioni probabilistici. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di zona, sesso, età e livello scolare. Il margine d’errore statistico dei dati riportati è del 2,5% a un intervallo di confidenza del 95%.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!