Si è conclusa verso mezzogiorno l’audizione pubblica, convocata in Camera di Commercio, per la revisione del disciplinare TRENTINO DOC.
Folta la rappresentanza delle aziende vinicole presenti all’incontro, a cui si sono aggiunti il gruppo degli amministratori locali, le cui municipalità aderiscono all’associazione nazionale Città del Vino.
La riforma, così come è stata elaborata da Consorzio Vini, ora è pronta per l’esame ministeriale. L’iter quindi, è stato comunicato questa mattina, non si ferma e prosegue dritto verso le prossime scadenze romane. La richiesta di uno stop e di una revisione dell’impianto della riforma, proposta dalle Città del Vino, non è stata accolta. Ed è stata rinviata al futuro. Speriamo non remoto. Del resto l’obiettivo non era quello di bloccare l’iter della riforma, ma piuttosto quello di lanciare un segnale e di portare in primo piano alcuni temi qualificanti, che anche Trentino Wine considera come prioritari in una visione di futuro per la vitienologia del Trentino..
Il contributo dell’associazione degli amministratori locali, questa mattina, è stato largamente apprezzato dai presenti ed è stato allegato al verbale dell’audizione. Il documento, illustrato da Carlo Rossi, ambasciatore delle Città del Vino e delegato della Comunità di Valle della Vallagarina, oltre a riconoscere alla riforma in essere alcuni spunti positivi (inclusione della Schiava nella DOC , accettazione delle tecniche degli appassimenti per il Marzemino e riconoscimento della sotto zona della Valle di Cembra), pone l’attenzione sull’urgenza di aprire un tavolo di confronto sui due modelli di viticoltura che si confrontano in Trentino, quello di fondovalle e quello di altura. In particolare, si chiede una riflessione puntuale sulle definizioni altimetriche della viticoltura, mettendo a punto strumenti, fra cui quello delle sotto zone diffuse, che consentano di guadagnare valori di produttività e di rimuneratività / ettaro adeguati. Temi e spunti che sono stati apprezzati. E su cui ora, tuttavia, si dovrà aprire un tavolo di confronto, prima di tutto politico, che torni sul disciplinare, anche in vista di un’eventuale richiesta di riconoscimento di una DOCG da riservare alle coltivazioni viticole delle terre alte.
Nel frattempo il documento delle Città del Vino, è approdato in Consiglio Provinciale, suscitando l’interesse di numerosi consiglieri. In particolare è stato tradotto in un testo di mozione dal consigliere civico Claudio Civettini. L’auspicio, tuttavia, è che che la mozione possa arrivare in aula in forma condivisa trasversalmente da tutti i gruppi politici. Starà, ora, al senso di responsabilità della politica e ai suoi attori trovare il modo di fare sintesi, in vista di un atto di atto di indirizzo politico che ponga come imprescindibile per il disciplinare trentino il riferimento ai modelli virtuosi che innervano la vitienologia dell’arco alpino.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!
@ Giuliano F.G. & il Conte : segnalo Chatwin : Che ci faccio qui..? .. in Trentino, of course.. Amici, vediamoci al Vinitaly.. occupiamo lo stand piu' brutto od arrogante.. (tipo XXXXXXX spumanti..) e facciamone un fortino dadaista/futurista..!
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@ Albergatrice : ma non ha capito che il Conte si è annoiato delle persone petulanti come lei ?
Per le risposte telegrafiche, inconcludenti, spesso scritte per perdere e far perdere tempo ?
La prego si applichi un po' di più perché – in fondo – tutti noi che rimaniamo qui cerchiamo di essere ancora delle brave, oneste persone. Grazie della attenzione che darà alla cosa.
Conte..! Rimani.. Ti faccio chiamare da Oscar Wilde e Bruce Chatwin..!
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Caro amico Morgan, il vecchio amico Conte mi prega di inviarti un'altra citazione wildiana :
"Amo il paradiso per il clima e l'inferno per la compagnia" .
Personalmente aggiungo di mio sempre di Oscar :
"Dio creò il Cibo, il Diavolo i Cuochi".
Non trovo nulla sul vino — peccato.
Fai bene Conte ad andartene via, qui non esce nulla di buono. Sono solidale con te.
E tu cosa ci stai a fare ancora qui scema?
@ CARO CONTE, VEDO TUTTO STO TRAMBUSTO. NON PUOI CADERE PER LA TUA SINCERITà E A VOLTE INGENUITA'. "NON è ANCORA GIUNTA L'ORA DI LASCIARE… TIENI L'ARMATURA E LE TUE IDEE…
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M.
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Resistere resistere resistere!!!
Anche se…
Vale anche per Angelo che se ne è dalla confraternita.
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La cooperazione è il classico esempio di chi predica bene ma spesso razzola male…..
infatti non si è capito dove sia il pesce……
No dai Tiziano, ti prego cancella…
Canarino : ci vuole un nuovo Spartacus…!
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avanti col Trentino delle riforme.
ilConte: non te ne andare, abbiamo bisogno della tua lucidità.
Ops: non credevo di suscitare questo vespaio.
Chiedo scusa a tutti e a il Conte.
Torna con noi dai…
mi associo a Zorro: ilConte resta con noi, sei una delle poche voci genuine di questo blog.
@ilConte: Resta con noi! Io ho sempre trovato geniale la tua prosa, se te ne vai, ora che sei appena tornato, il blog non sarà più quello.
Ripensaci
Va bene, Il Conte. Chiaramente non capisco, come quasi sempre non capisco.
Ma se vuoi essere declassato sul campo, chiaro che lo faccio.
Permettimi, tuttavia, di scrivere che non ci può permettere di tirare managanellate a destra e a manca e poi lasciarsi impermalosire, se ogni tanto una manganellata arriva addosso anche a noi. Se io dovessi ragionare così, questo blog avrebbe chiuso dopo la prima settimana.
Detto questo, Il Conte, pur con dispiacere ti tolgo le mostrine da ufficiale.
un abbraccio affettuoso
T.
Ogni tanto mi sento a disagio su questo blog: finite sempre per litigare e per offendervi. Sembrate dei bambini isterici. Mi dispiace, perché spesso gli argomenti trattati, come quello di oggi, sono molto interessanti.
Provate a cambiare, vi prego.
Signora Rossana, considera che spesso parlandosi tramite messaggi su un blog e' facile equivocare. Secondo me a volte nascono polemiche dovute a fraintendimenti. Parlandosi faccia a faccia si risolverebbe tutto al massimo con una alzata di voce, poi si berrebbe qualcosa insieme e poi amici come prima. Dialogare con qualcuno su un blog e' enormemente più difficoltoso. A parer mio.
Riferirò… riferitò….caro il Conte.. riferirò all'illustre amministratore… poi ti farò sapere..
Temo che lei abbia qualche difficoltà ad argomentare. Non voglio approfondire le ragioni di questa sua inabilità. E la saluto qui.
Consiglio all'amministratore del blog di moderare i commenti e di selezionare i commentatori.
@ilConte @Canaglia: Io non cancello alcuno. Qui tutti hanno diritto di esercitarsi liberamente, canaglia, il conte, zagor, albergatrice e tutti gli altri: e alla fine, per mia esperienza, la sintesi finale media è di buona qualità. Quindi, vedete di farvela fuori fra di voi. Magari senza insultarvi, se vi riesce. Dai su.
@ MWG : sperare/provare … lei ha un profondo sintetico intuito che molti non possiedono.
"Cambiare" ? è di moda ma quando si devono fare sacrifici di potere e di soldi, ci si trova in pochi.
Pochi ma buoni, sani di pensiero, che non è un vantaggio ….. perché pare non sia sempre di moda.
sei troppo severo il Conte… troppo… la vita è bella anche con la schiava..con questo bel nome fetish ….
Insomma vi hanno bocciato, ma tu sei contento….complimenti!
Chi vive sperando, muore cagando. o viceversa, vedi tu.
@ilConte: vede caro Conte i disciplinari non sono un esercizio astratto o estetico, sono il frutto di rapporti di forza e di potere, sono il modo con cui l'economia si organizza: possiamo essere d'accordo oppure non essere d'accordo, ma devono essere valutati per la loro capacita di tradurre in regole i rapporti di forza che si esprimono su un territorio. Il resto, quello che dice lei, sono solo coglionate partorite da gente che fa il leone da tastiera e niente di più-
Non mi piace questa idea del "rapporto di forza". Secondo e funzionerebbe se fosserompo una "autodisciplina" per volere di chi aderisce per migliorare se stessi e il proprio prodotto. È l'idea malsana e dell'obbligo del "rapporto di forza" che non rende i disciplinari credibili e rispettati. È come voler obbligare un bambino a far qualcosa…. o ci crede o non lo fara mai nel modo corretto.
Ma questa è la mia umile opinione.
@mwg: i rapporti di forza si cambiano, lentamente ma si possono cambiare. Lo dimostra anche questo disciplinare che contiene cose positive…certo non bastano, perché qualcuno è più forte e qualcuno più debole.
Rispondo ad entrambi, che forse non avete ben chiaro cosa sia un disciplinare di produzione o che forse pensate che i disciplinari di produzioni siano libri dei sogni dentro cui infilare le aspirazioni e i modelli dei sommelier e/o degli uomini di marketing.
I disciplinari di produzioni sono il frutto di un lavoro di sintesi fra le forze campo – imbottigliatori, industriali, vignaioli etc -, una sintesi pensata per affrontare il mercato nel migliore dei modi. Nei territori dove il potere degli imbottigliatori/industriali è molto forte, come in trentino, è chiaro che i disciplinari (che vengono elaborati in seno ai consorzi non a caso) sono orientati ad affrontare il mercato dei grandi numeri. E' più chiaro ora?
E allora cosa stiamo qui a sperare/provare affinché le cose cambino…. Il Trentino il suo destino lo ha già definito.
https://www.relaischateaux.com/it/destinazioni/ro… – e vi si accede dalla Enoteca Pinchiorri.
Noi siano ancora alle Riforme che … se lo sa Bernardo Clesio ci scomunica tutti, dalla sua godereccia residenza di Castel Toblino ovviamente.
Quando la Controriforma ?
Aspettiamo che i Luterani scendano di nuovo in città ?
Conte, lei è solo distruttivo. In questa riforma c è del buono.
~ altro che biblioteca. questi l'è scafi giusti!