San Michele Appiano (BZ) 5 aprile 2016 – La Cantina San Michele-Appiano è in continua crescita. Il fatturato registrato nel 2015 è di 18 milioni di euro, quasi l’11% in più rispetto all’anno precedente. Circa 2,5 milioni di bottiglie vendute in 38 Paesi nel mondo: il 30% all’estero, in particolare negli USA, in Germania (Paese europeo in forte crescita), in UK, Russia e Giappone. Il restante 70% delle vendite è rappresentato dal mercato italiano che già nei primi mesi del 2016 evidenzia una crescita del 6% rispetto al 2015 nonostante la produzione dei vini, di ottima qualità, dell’ultima annata sia di media quantità.
«Vogliamo continuare a crescere, migliorare la qualità su tutte le linee della Cantina San Michele-Appiano e garantire un buon rapporto qualità/prezzo» sottolinea Hans Terzer, winemaker della “cantina eccellenza” dell’Alto Adige. «Il mercato nazionale è cresciuto molto negli ultimi anni. In termini di vendite si parla dell’86% di vini bianchi, in particolare Gewürztraminer, Sauvignon, Pinot Bianco e Müller Thurgau, e il 14% di vini rossi come Pinot Nero e Lagrein. Stiamo investendo non solo sull’export ma anche sul mercato italiano che resta per noi il più importante».
Linea Classica, Linea Selezione e Sanct Valentin sono apprezzate in modo uniforme dai consumatori italiani e stranieri. La nascita del nuovo vino di punta della Cantina San Michele-Appiano, APPIUS (2010 e 2011), il “vino da sogno” di Hans Terzer prodotto solo con uve di qualità eccellente provenienti esclusivamente da vecchi vigneti con una resa minima, ha generato sviluppi positivi a livello internazionale nel segmento del “lusso”. Si tratta di un vino di alta gamma apprezzato dai grandi appassionati di vino; dedicato a tutti coloro che desiderano vivere un’esperienza olfattiva e sensoriale unica.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!
Gulp!
Non penso che Schenk venda i suoi vini a quei prezzi…
Se la media poi come dice Canaglia è 7,2€ alla bottiglia anche le nostre cantine come prezzi sono abbastanza allineate a questa, ma il fatto è che non ne vendono di bottiglie.
Qui sta il gap.
quali delle nostre cantine vendono a quel prezzo su quei volumi? prego…qualche esempio
Eh si, nomi,
scherzavo dai.
Volevo vedere se la bevevi 😉
Ma mi sa che la sai lunga tu
@Topolino: concordo con Canaglia e rispondo io a Bianchi.
L'esempio è quello di Cavit (che intendiamoci bene riesce a fare utili), i dati di bilancio ci dicono che ha lavorato circa 650 mila ettolitri di vino che hanno prodotto circa 170 milioni di euro: fatti i conti a spanne siamo a 2,5 euro/litro. http://www.inumeridelvino.it/2015/12/cavit-risult…
quindi ogni bottiglia viene venduta al prezzo medi di 7,2 euro. interessante.
quale è il prezzo medio all'ingrosso delle nostre cs? qualcuno lo sa?
Bella Cantina.. Congrats..!
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