FRANCESCA NEGRI E DAG STYLE ATTRAGGONO AL VINITALY CON GLAMOUR E FASCINO
Fra ospiti importanti, vini deliziosi e una spumeggiante Francesca Negri, si è concluso con un
incredibile successo l’appuntamento di lunedì 11 aprile nello stand di DAG Style in occasione della
50° edizione del Vinitaly 2016.
L’incontro con la famosa blogger, giornalista e winetutor di Rai2, organizzato per presentare la sua
guida enologica dal titolo “1001 vini da bere almeno una volta nella vita”, ha accolto ospiti della tv e
produttori vinicoli in un aperitivo glamour addolcito dal delizioso vino della cantina La Valentina,
sponsor ufficiale dell’evento. Grazie alla collaborazione della scrittrice due universi apparentemente
non combacianti, come il mondo del vino e quello dei portamenu, hanno trovato la massima
espressione in una lista di vini biologici realizzata da Francesca Negri appositamente per DAG Style e
andata a ruba durante l’evento. Una dimostrazione di quanto attualmente, grazie a un crescente
interesse nei confronti del mondo enologico, sia essenziale riuscire a dedicare anche alla carta dei
vini un’attenzione speciale.
Un passaggio continuo di ospiti, come Sylvie Rondeau concorrente dell’ultima edizione di Masterchef,
che dai fornelli della cucina più famosa d’Italia ora scende in campo mettendosi alla prova con tanti
nuovi progetti in tv, dichiarando tutto il suo interesse per il vino e la voglia di alimentarlo anche in un
veloce passaggio al Vinitaly. Fra i nettari preferiti, oltre ai francesi originari della propria terra
bretone, ne annovera tantissimi italiani i quali, però, vorrebbe approfondirne la conoscenza magari
con l’aiuto di “1001 vini da bere almeno una volta nella vita” che ha sfogliato con piacere durante
l’evento e portato a casa.
Ma non solo, anche Alessia Berlusconi, produttrice della cantina Vini La Contessa, ha voluto
omaggiare Francesca Negri, della quale apprezza da anni il lavoro e la professionalità, con un
personale saluto e la forte ambizione di continuare a crescere e raggiungere importanti obiettivi.
L’incontro con la scrittrice è stata, inoltre, un occasione per poter lanciare il suo prossimo libro “Tutta
colpa di un Ruinart Rosè”, romanzo gustoso che associa l’amore fra i due protagonisti, Cleo e Zoe, a
un unico filo conduttore che passa dal vino alla passione per la cucina.
“Per questo nuovo romanzo ho scelto di affidarmi alla formula del crowdfunding, che reputo
interessante e innovativa. Infatti il romanzo è fra le mani dei miei lettori, saranno loro a decidere se
pubblicarlo o meno. – aggiungendo – Grazie inoltre al sostegno di DAG Style, spero di riuscire a
diffondere il più possibile un’idea interessante e assolutamente innovativa.”E’
possibile sostenere il nuovo progetto di Francesca Negri all’indirizzo
https://bookabook.it/projects/tutta-colpa-un-ruinart-rose/.
Scaricando il pdf si possono leggere le
prime 20 pagine del libro e in seguito decidere di appoggiarlo con un contributo a piacere.
Dag Style è un’azienda attiva nel mercato dell’ospitalità dagli anni ottanta. I suoi porta menu e coordinati per la
tavola hanno sempre seguito le mutevoli correnti di stile con particolare attenzione all’ecosostenibilità e alla
moda, attraverso l’utilizzo di materiali di riciclo e dettagli di design. Questo l’ha portata oggi ad essere una delle
aziende che ha più plasmato il settore della ristorazione, valorizzando il made in Italy nel mondo. La sua
filosofia vincente è basata sull’ecosostenibilità e sull’idea di introdurre la moda nel mondo HO.RE.CA.,
esaltando il portamenu come simbolo di tendenza, ma anche di responsabilità.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!
Mah…che palle con questo vino glamour…vino roba da fighi…vino roba da eletti…mah…
….appunto…macchedduecoglioni…ma che.. che non se ne può piu….perdasem..