A volte le conferenze stampa sono anche utili. Quella di questa mattina a palazzo Rocccabruna lo è stata.
Fra un peana e l’altro, infatti, il direttore generale della Camera di Commercio di Trento, Mauro Leveghi, ha fornito ai giornalisti i numeri aggiornati al 2015 della vitivinicoltura trentina. I numeri sono poi stati confermati, con qualche precisazione, in serata dallo stesso direttore.
I numeri sono questi
Chiaramente i numeri vanno anche spiegati, per evitare equivoci. La certificazione effettiva, infatti, fa rifermento non all’annata di produzione ma alle annate precedenti. Le percentuali fra certificabile e certificato, quindi, fanno riferimento ad annate non omogenee. Fatta comunque la tara a questa discordanza sulle annate e data per costante una certa media produttiva, anche le percentuali esposte nella seconda tabella, al di là dei dati assoluti, punto più punto meno, sono piuttosto realistiche. E raccontano, a mio parere, di un sistema delle DOC trentine in largo affanno e minacciate dalla fuga verso altre denominazioni (IGT delle Venezie e IGT delle Dolomiti).
Ma, anche questa, non è una novità di oggi,
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.