Su sollecitazione di un commentatore del precedente post, pubblico alcuni numeri che riguardano la DOC TERRADEIFORTI, la piccola denominazione che si estende sul confine fra Trentino (Avio) e Veneto (Brentino – Belluno, Dolcè e Rivoli Veronese). E che, ad oggi, comprende la possibilità di lavorare su tre tipologie di uva: Ambrusca Foja Frastagliata (Enantio), Ambrusca a Foja Tonda (Casetta) e Pinot Grigio.
Le prime due sono varietà autoctone della Vallagarina meridionale trentina e della Vallagarina settentrionale veronese. Si tratta del descrittore territoriale più significativo e identificativo della zona. Detto questo, attualmente, a causa di una politica di espianto suggerita dal mercato e dai suoi oligopolisti, oggi le due varietà sono pressoché sparite e la denominazione è ridotta al lumicino con un trend in costante flessione. Stiamo parlando di poco meno di 50 mila bottiglie suddivise fra una decina di produttori. In questo senso è utile osservare anche la dimensione consistente delle giacenze rispetto all’imbottigliato.
Una manciata di bottiglie vengono poi prodotte con la denominazione IGT Vallagarina.
Questi numeri non sono stati inseriti all’interno della tabella pubblicata nel post precedente, poiché la denominazione (interregionale) ha un suo autonomo consorzio di riferimento e si è sottoposta volontariamente al controllo di un ente terzo, VALORITALIA.
Le due tabelle che pubblico qui in calce sono tratte dall’ultimo rapporto liberamente disponibile on line sul sito di VALORITALIA.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.