Comunicato Stampa – Palazzo Roccabruna Enoteca Provinciale
Si rende noto che in occasione della 79a Mostra Vini del Trentino, organizzata dal Consorzio vini del Trentino in collaborazione con la Cciaa di Trento, l’affluenza nei quattro giorni di apertura (18-22 maggio) a Palazzo Roccabruna è stata di 1700 persone per un totale di 5000 degustazioni al bicchiere. Ottimo riscontro hanno ottenuto anche i laboratori di approfondimento che hanno fatto registrare il tutto esaurito.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!
La 79^ Mostra Vini del Trentino si è conclusa e qualcuno avrà tirato un sospiro di sollievo pensando che per un anno si sarebbe tornati a stare in pace, senza 'sto assillo. Eh sì, perché il tono organizzativo, anche dopo l'annullamento dell'edizione dello scorso anno, appariva un po' fiacco già in partenza. Presumo che di notevole devono esserci stati solo stress e frustrazione per gli addetti ai lavori, mentre le alte sfere si mostravano impassibili e distaccate come se si fosse trattato di un atto dovuto.
Sappiamo tutti che la mostra dei prodotti di un territorio è l'atto finale di una filiera ben sviluppata, ma forse sfugge che in Trentino fin dalla prima edizione del 1925 la Mostra Vini è stata palestra di incontri e dibattiti soprattutto fra produttori come contributo alla politica vitivinicola.
Da questo fondamentale punto di vista, la 79^ edizione è mancata e si è persa una buona occasione per mettersi al passo dei tempi. Che non aspettano più. Ignorano. Per questo, credo che quanti hanno a cuore il buon nome dei nostri vini farebbero bene, oggi stesso, a mettersi di buzzo buono a pensare all'80^ Mostra. Con tutto quello che ne … precede. Altro che starsene in pace.
Angelo dti sottoscrivo.
Ma mi chiedo, non è che queste cose le pensiamo solo noi?
Non che alla fine questa "roba" va bene a tutti così come è?
Alle c.s. perché almeno anche loro ogni tanto si guadagno il palco di Roccabruna. Ai vignaioli, che non ci vanno, perché così si sentono più liberi di fare quello che devono fare? Alla politica, perché così nessuno può muovere rimproveri perché le tartine, alla fine, piacciono a tutti?
Te lo chiedo, Angelo, perché ogni tanto è la domanda che mi faccio io: non è che siamo noi quelli che sbagliano?
Ma no, CPR, sono cose che in cuor loro sentono tanto i Cooperatori (C maiuscola), quanto i Vignaioli. Assieme siamo in quattro gatti o, se vuoi, l'uno virgola del vino italiano. Dovranno farsene una ragione anche quel paio d'industrie liberando queste energie inespresse. E sarà un bene anche per loro.
Vai tu a spiegarglielo a quel paio di industrie? No perché per ora mi pare che quel paio di industrie manovrino parecchio, hong kong, global market on line, e nessuno dice niente mi pare.
Ma sono confermati questi numeri? Io ci sono andata sabato ma tutta sta gente non la ho vista. E devo dire che mi ha fatto piacere, perché ho potuto fare una degustazione serena senza essere disturbata, in bel clima. Tutta un'altra cosa rispetto alla caciara del Festival del Vino.