Questa scritta è comparsa davanti agli occhi dei primi automobilisti che all’alba di oggi percorrevano l’asfalto già bollente della tangenziale di Mezzocorona. A due passi dalla Cittadella del  Vino, alle Quaranta.

Tranquilli tutti: non siamo di fronte agli albori di una rivolta contadina. Non siamo ancora ai forconi imbracciati contro le istituzioni che governano il vino trentino. Niente di tutto questo.

E’ solo rabbia. Rabbia e delusione. Che si scaglia contro il servizio di assistenza tecnica del sistema cooperativo – istituzionale, che nulla, o ben poco, ha potuto fare in queste settimane per contrastare il flagello peronospora che ha infettato il campo vitato trentino.

Tuttavia il servizio tecnico contro cui si sta rovesciando la rabbia contadina in questi giorni, non è il giusto bersaglio. I tecnici di campagna, quelli di fede Cavit e quelli di fede mezzacoronara, sono l’ultimo anello della complessa filiera della lotta integrata. Dopo di loro ci sono solo i contadini. Ed è naturale che questi ultimi se la prendano con i penultimi, perché con loro hanno un rapporto vissuto quotidianamente.

Ma dietro di loro, dietro i tecnici di campagna, ci sono i vertici cooperativi, e poi Consorzio Vini del Trentino, e gli esperti dell’assessorato provinciale all’Agricoltura; ci sono la Fem, e poi ancora l’Istituto Superiore di Sanità e probabilmente anche qualcuno che, a tavolino, gioca a fare lo scienziato pazzo, immaginando un mondo a sua immagine e somiglianza. E poi ci sono, o ci dovrebbero essere, i sindacati degli agricoltori. Ma forse loro è anche inutile metterli in mezzo, presi come sono a gonfiare palloncini gialli per le sfilate ad usum mediatico.

I tecnici del servizio di assistenza, in questa situazione, sono davvero l’ultima ruota del carro. Ed è ingiusto caricarli di responsabilità che non hanno. O hanno solo in parte. In piccola parte. Ma si capisce che un capro espiatorio ora, oggi, va trovato, va individuato. E il contadino telecomandato, addestrato dal sistema cooperativo – CVT, ad eseguire ad occhi chiusi e a bocca tappata gli ordini impartiti via sms, lo individua nell’ultimo caporale di giornata con cui ha avuto a che fare ieri. Lasciando mondato da ogni responsabilità il generale che tiene in mano il telecomando. Anche quello della Lotta Integrata.