IL TRENTINO NON FA PIÙ RIMA CON VINO.
ORA LO CERTIFICA ANCHE LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO CHE INVECE PUNTA SUL FAGIOLO STORTINO E SUL GRANO DI MARANO.
E SULLA PECORA TINGOLA (?).
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LEGGI TERRA TRENTINA NR. 2 LUGLIO 2016

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La biodiversità della montagna su “Terra Trentina”
È la biodiversità del Trentino il tema principale del nuovo numero di Terra Trentina, il periodico della Provincia che parla di agricoltura alpina, ambiente, turismo e ruralità. Focus dunque sulla biodiversità di un paniere di prodotti tradizionali quali il grano di Marano, la mela Renetta, il fagiolo Stortino, la vacca Grigio Alpina e la pecora Tingola. Ma anche il latte dei nostri pascoli, l'”oro bianco” della montagna.

Sono solo alcuni esempi di un patrimonio espressione di un ambiente, quello dei prati e delle valli di montagna, dove i prodotti mantengono la memoria e la cultura delle comunità, sapori non omologati e massima salubrità. Una biodiversità alla quale è stata dedicata la prima “Festa BIOdiversa”, raccontata nelle pagine dello “speciale” di questo numero della rivista, e le “Feste del latte” che animano l’estate turistica del Trentino e che valorizzano il sacrificio dei nostri allevatori. Un territorio, il Trentino, che cerca in alcune sue espressioni territoriali, quali ad esempio il Tesino, di sfruttare le opportunità date dal programma “Aree interne” per provare a disegnare una strategia “dal basso” di un nuovo sviluppo. Dove l’agricoltura sta attirando nuove leve giovani, come dimostra l’esito del bando del nuovo PSR dedicato al premio di insediamento. Come sempre, anche in questo numero i contributi tecnico-scientifici dei ricercatori della Fondazione Mach e le numerose rubriche.(cz)

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