Di seguito i file audio di tutti gli interventi al seminario”PIWI, il vino che resiste. Un’ipotesi di viticoltura sostenibile” – Avio Uva e Dintorni 2 settembre 2016 -, suddivisi per sezione
INTRODUZIONE
Federico Secchi – sindaco di Avio e vice coordinatore regionale delle Città del Vino
COSA È PIWI E COSA SONO I PIWI
Nicola Dal Monte – Azienda Agricola Filanda del Boron – Coordinatore PIWI Trentino
I PIWI E LA RICERCA
Marco Stefanini e Tiziano Tomasi – FEM
I PIWI VISTI DAI VITICOLTORI
Alfredo Albertini – Cantina Trento Le Meridiane -, Erika Pedrini – Azienda Agricola Pravis -, Mario Pojer – Azienda Agricola Pojer e Sandri -, Paolo Saiani – Cantina Mori Colli Zugna –
I PIWI E IL MONTE BALDO
Alessandra Astolfi – architetto, Parco Naturale Locale del Monte Baldo
COSA CI ASPETTIAMO DAI PIWI
Susanna Dalsant – Sommelier Ais – Mauro Nardelli – ristoratore e presidente Asat – Angelo Carrillo – giornalista, coordinatore Alto Adige Vini Buoni d’Italia – Pietro Bertanza – giornalista, Informatore Agrario – Nereo Pederzolli – giornalistsa Rai e Gambero Rosso –
I PIWI AVRANNO UN FUTURO?
Lorenzo Libera – vice presidente di Cavit -, Graziano Molon – direttore Consorzio Vini del Trentino -, Michele Dallapiccola – assessore all’Agricoltura e al Turismo della Provincia Autonoma di Trento
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!
E, per chi c'era, come e' andata la degustazione? Visto che le vinificazioni sono state fatte da tecnici competenti i campioni in assaggio dovrebbero avere chiarito qualche dubbio anche sulle potenzialità qualitative di queste varietà. Ho sentito dire che spesso questi vini lasciano a desiderare…quantomeno chi e' abituato ai vitigni tradizionali…
Se posso dire la mia, senza pretesa di essere autorevole, dico che questi vini sono buoni. E' vero che alcuni – Trento e Pojer – portano con se spiccate acidità. Che a qualcuno potrebbero dare fastidio – ma insomma…ce la siamo menata tanto in questi anni con la bellezza dell'acidità e con l'estetica delle sensazioni agrumate e citriche -altri, sono invece più aromatici in stile moscato (martinelli), perfetto la cuvee piwi di cantina di Merano, molto equilibrata, con sentori esotici. Cosi il fermo e il metodo classico di Pravis. Molto gradevole lo charmat dry di Filanda del Boron. E davvero complesso tanto da avvicinarsi ad un mc lo charmat di cantina Trento. Discorso a parte per il victoriae di Mori Colli Zugna, che essendo un anforato, diciamo è fuori scala rispetto a tutti: è monumentale nel suo sprigionare sensazioni fruttate molto potenti. Insomma, secondo me, ciascuno nella sua categoria, questi vini sono molto piacevoli e fatti bene. Secondo me, questa cosa secondo cui i consumatori non sarebbero pronti perché abituati ai convenzionali (venerdì questa argomentazione è stata ribadita anche dal vicepresidente di Cavit, Libera), è una leggenda metropolitana. Utile soprattutto a chi osteggia i piwi per tante….troppe ragioni fin troppo comprensibili.
Io tiziano sono abituato ai vini convezionali ed infatti col vino fermo dei furbetti meranesi siamo nella mia personale classifica "garum nel vino". Ed in generale tutti i fermi dal "torbol" del pojer a pravis han sapori assolutamente anarchici, ed un pò con doppia valenza perchè mi han ricordato certi vini amatoriali in cui s'era letta male l'etichetta lievieto e giù due buste in un hl …
Mentre li spumanti potrebbero essere il loro luogo d'elezione, soprattutto quello di trento!
il vittoria, tolto il nome, è un buon vino ma con due dubbi: quanta % uva normale e quanta piwi? reggerebbe in un assaggio con vini "convenzionali", visto il suo prezzo?
Grazie ancora per la serata, personalmente alcuni interventi non strettamente necessari ed il Michele sempre più il nostro piero angela!
Grazie di queste utili registrazioni, ho ascoltato tutto, ed ho potuto ascoltare ottimi spunti, ho preso anche appunti ed ho attivato diversi google allert,
grazie mille ancora e complimenti all'organizzazione perché dalle foto pubblicate su Facebook si vede una sala gremita di gente, evidentemente e contrariamente a quanto sostenuto da qualcuno che quella sera ha parlato sono in molti a crederci. 😉
Speriamo che la ricerca faccia rapidi progressi.
Grazie Tiziano, quest'anno non ho potuto esserci, almeno recupero.