Comunicato stampa
La manifestazione dedicata al principe dei vini trentini ha attirato anche quest’anno nella borgata di Mezzocorona circa 20mila presenze. Un migliaio le degustazioni di Teroldego Rotaliano a Palazzo Conti Martini, senza considerare quelle servite all’interno dei 18 stand gastronomici. Grande interesse e curiosità, inoltre, per la proposta cocktail a base di grappa di Teroldego, con circa 500 degustazioni in tre giorni.
Mezzocorona, 5 settembre 2016 – Si è chiusa anche quest’anno una delle manifestazioni più attese e amate di fine estate, il Settembre Rotaliano, con segno decisamente positivo, viste le circa 20 mila persone che, complice il bel tempo, durante la tre giorni si sono recate nella borgata di Mezzocorona per partecipare alle numerose iniziative proposte dalla Pro Loco, organizzatrice dell’evento, e dagli oltre 500 volontari coinvolti.
Pienone nei 18 stand gastronomici dislocati nelle diverse zone della città, dove – sui 13mila pasti serviti – hanno destato particolare interesse proposte inedite come il gelato al Teroldego, le tagliatelle al Teroldego fresche o gli arancini al Teroldego.
Del resto, il principe dei vini trentini era l’assoluto protagonista di tutta manifestazione, celebrato in particolare alla XXVI mostra “Alla scoperta del Teroldego” a Palazzo Conti Martini dove venivano proposte in degustazione 28 etichette delle 17 cantine coinvolte, oltre che 10 grappe di Teroldego di altrettante distillerie del territorio, sia in purezza, sia – novità 2016 – miscelate in particolari cocktailgrazie alla maestria del barman di fama internazionale Leonardo Veronesi.
“Una novità – ha dichiarato Beppe Bertagnolli di Distilleria Bertagnolli e Presidente dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino – che è stata molto apprezzata, soprattutto dai giovani, solitamente più restii ad avvicinarsi alla grappa. È da qualche anno che lavoriamo, con altre aziende, su questo tipo di proposta e sicuramente il corner a Palazzo Conti Martini è stata un’ottima occasione di testare la risposta del pubblico”.
Nella tre giorni, infatti, sono stati circa 500 i cocktail realizzati. “Merito sicuramente della bravura e della professionalità del bartender – ha commentato Fabio Andreis di Distillerie Trentine – che ha saputo interpretare al meglio le referenze che gli erano state messe a disposizione, destagionalizzando la grappa con proposte fresche e accattivanti. L’inserimento di questo corner – ha aggiunto – ha portato sicuramente aria giovane a tutta la mostra del Teroldego, facendola diventare una location più inclusiva e di tendenza, quindi un plauso, sicuramente, agli organizzatori per l’idea“.
“Quest’anno la manifestazione ha fatto emergere, a mio parere, due aspetti davvero importanti – ha dichiarato Paolo Dorigati della Cantina Dorigati – . In primis, ha mostrato come ci sia un grande fermento intorno al mondo del Teroldego Rotaliano, con nuove cantine giovani, guidate da nuove generazioni, che si affiancano a quelle più storiche e blasonate da sempre presenti, segno che l’interesse verso questo vitigno è vivo e crescente. Inoltre, come si è potuto apprezzare a Palazzo Conti Martini, è evidente la crescita della qualità media delle referenze, un trend generale degli ultimi anni. Si sono potuti degustare, infatti, Teroldeghi qualitativamente sempre migliori. Segno di una bravura sia dei viticoltori, che di chi il vino lo affina, lo vinifica e lo lavora“.
“Sicuramente c’è stato un grande miglioramento anche a livello organizzativo – ha aggiunto Elisabetta Donati di Azienda Agricola Donati Marco– a partire dalla volontà di fare rete per il raggiungimento di un obiettivo comune, ovvero la valorizzazione del Teroldego Rotaliano e di tutto il territorio, come dimostra la risposta del pubblico sia a livello di presenze che di partecipazione sui social network. Settembre Rotaliano ha infatti confermato ancora una volta di essere una delle poche occasioni in cui i produttori di Teroldego riescono a presentarsi tutti insieme. Ho apprezzato, in particolare, l’area del self tasting in cui ognuno era libero di assaggiare la referenza preferita e comparare i vini di diversi produttori e/o di diverse annate, avvalendosi, eventualmente, della guida del sommelier. Palazzo Martini – ha concluso – si è dimostrata in questo senso una cornice ideale, in cui tutto era curato fin nei minimi dettagli, dalla proposta beverage, all’allestimento all’accompagnamento musicale.
Successo inoltre per le mostre, soprattutto Orizzonti, che tra l’altro ha aperto al pubblico le sale di Palazzo Martini, solitamente chiuse, ma anche per l’area riservata ai più piccoli, gli incontri e le demo dedicate allo sport, come il raduno di arrampicata e le esibizioni di ginnastica artistica e moderna, e i momenti di formazione a cura della Croce Rossa Italiana.
Le celebrazioni per il Teroldego Rotaliano proseguiranno durante tutto il mese di settembre, attraverso la manifestazione “A tutto Teroldego“, a cura della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino: un ricco calendario di degustazioni, menù a tema, visite in cantina e nei vigneti volti a far conoscere il principe dei vini trentini, in abbinata anche ad una serie di proposte vacanza studiate ad hoc, tra cui VendemmiAmo, iniziativa del Consorzio Turistico Piana Rotaliana Königsberg, che consente di vivere l’esperienza unica della vendemmia. Info su bit.ly/atuttoTeroldego.
Anche Palazzo Roccabruna, inoltre, proporrà per tutto il mese una proposta dedicata alla valorizzazione del Teroldego Rotaliano DOC ampliando la gamma offerta con numerose etichette presenti alla mostra del Teroldego e tante curiosità attinte dalla Cantina di Palazzo Roccabruna. Dal 15 al 17 settembre, dalle 17.00 alle 22.00, l’Enoteca provinciale del Trentino organizzerà tre giorni di degustazioni quale ideale prosecuzione dell’evento e, a fine mese, una cena a tema.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!