Dalla notte in tenda sotto le stelle, seguita da colazione fra i vigneti, alle lezioni di vendemmia, dai percorsi multisensoriali in vigna agli assaggi in anteprima delle nuove produzioni: davvero ampia la scelta tra le proposte delle aziende aderenti al Movimento Turismo del Vino Trentino-Alto Adige per Cantine Aperte in Vendemmia.
Trento, 13 settembre 2016 – Sono già moltissime le iniziative in programma per Cantine Aperte in Vendemmia, l’evento annuale organizzato dal Movimento Turismo del Vino che quest’anno sbarca anche in Trentino-Alto Adige, per volere della nuova Presidente Valentina Togn. Un’iniziativa nata grazie all’adesione delle tante cantine e distillerie che hanno risposto con entusiasmo all’appello e alla collaborazione con la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino.
L’appuntamento è nel weekend che va da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre. La scelta ideale per salutare l’estate e accogliere l’autunno, stagione perfetta per scoprire le nuove produzioni vinicole e farsi conquistare dalle più classiche eccellenze.
Si parte venerdì 30 settembre con La cantina più alta d’Europa a Meltina (BZ), ovvero una visita e una degustazione dei prodotti di Arunda – protagonista anche a Ora (BZ) con La vendemmia degli spumanti Arunda nella cantina Waldthaler – e conEnotour ad Ala (TN), ovvero un percorso multisensoriale a tappe proposto da Borgo dei Posseri lungo i vigneti durante la raccolta dove ad ogni sosta verrà abbinata una degustazione. I tre eventi si replicheranno anche nella giornata di sabato 1 ottobre.
Per tutti i curiosi, la Cantina La Vis organizza Lezioni di Vendemia 2.0, con escursione in vigneto insieme al vignaiolo per scoprire i segreti della raccolta, e rientro in vinoteca con una lezione di vinificazione dal vivo, seguita dall’assaggio dei mosti in abbinamento a prodotti locali.
Sempre venerdì 30 settembre, ma presso la Cantina Sociale di Trento, è invece in programma Il vino che verrà, una visita guidata seguita da degustazione del mosto. Sul far della sera, invece, la Distilleria Bertagnolli di Mezzocorona, in collaborazione con la Cantina Endrizzi, aspetta tutti gli appassionati a Mezzocorona (TN) per Aperigrappa & Trentodoc,aperitivo in distilleria accompagnato da una cena con menù a degustazione presso il Caffè Centrale di Mezzocorona.
Sabato 1 ottobre, oltre ai già citati appuntamenti di Meltina, Ora e Ala, la Cantina Roverè della Luna Aichholz, a Roverè della Luna (TN), con Il vecchio e il nuovo propone un confronto tra la nuova annata 2016, in anteprima, e gli stessi vini del 2015, in abbinamento ai prodotti ittici ASTRO – Le Trote del Trentino.
Le Cantine Mezzacorona prongono invece L’oro della Rotaliana: il Teroldego ovvero un nuovo percorso dedicato alla storia della viticoltura della Piana Rotaliana, con degustazione finale delle eccellenze enologiche della cantina all’interno della nuova scenografica barricaia.
A Gardolo di Mezzo di Trento (TN), l’Azienda Agricola Moser organizza invece Autunno al Maso: una visita guidata alla nuova cantina, dove saranno in atto le operazioni di vendemmia e le degustazioni di tre prodotti: Trentodoc 51,15, Müller Thurgau e Moscato Giallo.
A Nogaredo (TN) l’appuntamento è presso Vivallis con Dal ribollir dei tini…, mattinata speciale con visita guidata alla cantina e ai luoghi di conferimento seguita da degustazione guidata comparativa tra Marzemino Superiore dei Ziresi e Marzemino Superiore d’Isera, abbinati al pane a lievitazione naturale del Panificio Moderno di Isera.
Suggestiva, poi, la Tendata sotto le stelle a Maso Poli, a Pressano di Lavis (TN) che inizia con una visita in cantina e degustazione mosti, prosegue con la sistemazione delle tende negli spazi esterni dell’azienda, una grigliata in compagnia e una lezione astronomica dei cieli sopra Pressano, per poi concludersi, domenica mattina, con una colazione in vigneto.
Infine, domenica 2 ottobre, Distilleria Marzadro aspetta i visitatori a Nogaredo (TN) per Riprendiamoci il fine pasto in distilleria, degustazioni di grappa, caffè, sigaro e cioccolato e Madonna delle Vittorie a Riva del Garda (TN) per un Pic nic in campagna, tra i vigneti, con degustazioni di vino e olio in abbinata a prodotti tipici del territorio.
Tutti gli orari e i prezzi delle iniziative, oltre ai riferimenti per le prenotazioni, sono consultabili sul sito della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino all’indirizzo bit.ly/CantineAperteInVendemmia.
“Siamo certi – dichiara Valentina Togn, Presidente Movimento Turismo Trentino Alto-Adige – che, dopo il successo del tradizionale appuntamento con Cantine Aperte a maggio, anche in questa occasione sapremo attirare nelle nostre aziende e fra i nostri vigneti i moltissimi winelovers trentini ma anche da fuori provincia, per un weekend unico alla scoperta del meraviglioso mondo del vino”.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!
in realtà giuliano..non è una bufala: l'articolo parla di imbottigliamento, infatti il nuovo disciplinare consente l'imbottigliamento della doc venezie anche in provincia di Bolzano. Questo perché anche in aa si fa industria, e alla grande, ma senza prendere in mezzo il territorio….capisci la differenza?
Si si, la capisco,
e… dimmi… è per quello che al Vinitaly quelle famose industrie si posizionano vicino al padiglione del Trentino invece che nel loro?
Per salvaguardare il loro territorio?
si…esatto… l'esempio di vinitaly è calzante…. l'aa si presenta in un suo padiglione, di solito insieme al Friuli. … La grande industria…AA si presenta adiacente al Trentino…cosi per dire
la doc venezie certifica quello che già è… e che non volevamo vedere. Ora lo sappiamo tutti. Sull'avvicinarsi al modello AA.. questo altro discorso. .. anche in AA si fa industria come in trentino, anche importanti nomi ..fanno industria usando…le igt… .. ma non si sognano di tirare in mezzo l'aa. Credo che la differenza stia qui: nel distinguere bene..chi deve fare immagine territoriale e chi invece business industriale, senza intaccare la reputazione e la credibilità di un territorio.
concordo pienamente su quello che hai detto chi vuole lavorare per l'immagine del territorio lo può benissimo fare anche adesso , però ci vogliono dirigenti capaci e che ci credano fino in fondo non mezze calzette con la testa tra le nuvole !!!!
Ormai il prezzo Cavit è quello solo le cantine con un prodotto diverso possono cambiare le cose ma ci vuole un' altra mentalità tanto lavoro e coraggio
"altra mentalità, tanto lavoro e coraggio" caratteristiche che non mancano a te. 😉
Ok, potrei continuare la mia provocazione chiedendo conto a chi di dovere come mai uve così pregiate e di qualità vengano poi trasformate in vini che, tranne qualche eccezione, vengono venduti a prezzi svilenti. Ma visto che la risposta la so già, e pressapoco coincide con quello che dici tu, mi fermo qui. Meglio non toccare nervi scoperti…
Dovrebbe essere così Federico ma da quello che si legge dal quotidiano il Trentino di ieri non sarà come dici tu.
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La vendemmia 2016 sarà a detta di tutti gli operatori trentini eccezionale. Qualcuno parla di miglior vendemmia della storia. Questa e' un'ottima notizia. Però nello stesso tempo ci deve essere da parte di tutti un'assunzione di responsabilità. I presupposti per fare grandi cose quest'anno ci sono tutti, quindi niente scuse, la vendemmia 2016 deve essere per il Trentino uno spartiacque per avvicinarsi al sistema Alto Adige spesso invocato. Dico avvicinarsi, perché per raggiungerlo serviranno molti anni. Ma se la riforma del modo di intendere enologia trentina non parte in annate come questa non partirà mai più. Ora o mai più, niente scuse.
Io non so se questa sarà la più grande vendemmia della storia del Trentino. Per esempio, ho visto raccogliere uve bianche a gradazioni così alte che dubito ne potranno uscire vini eleganti e freschi, ci sono più i presupposti per i vinoni… . Comunque staremo a vedere, intanto va bene così.
E tuttavia sono solo parzialmente d'accordo con quello che scrive Federico: non credo bastino i grandi vini – o non solo – per costruire un modello enologico territoriale che si avvicini all'alto adige. In fondo, in Trentino i grandi vini non sono mai mancati – soprattutto rossi – eppure siamo messi così, come siamo messi. E le ragioni non sono enologiche, ma politiche. Politiche e commerciali. Riguardano una scelta di sviluppo anziché un'altra. Per questo dubito che basteranno i grandi vini (forse soprattutto rossi) del 2016 per cambiare le cose. Comunque cerchiamo di essere ottimisti….e auguriamocelo.
Tiziano Bianchi la mia era una provocazione. Visto che da settimane i vertici del vino trentino martellano sui giornali della eccellente annata, ci aspettiamo una adeguata politica di commercializzazione. Il padreterno ha fatto il suo, non vorremo mica sprecare tutto destinando questo prodotto a bottiglie da 2-3 euro per la grande distribuzione estera? Si sono esposti, si sono sbilanciati, adesso quindi facciano loro la parte che gli compete… Poi come dici tu io non so se l'annata sarà eccezionale o no, spero veramente di si… Ma loro hanno detto di si quindi ripeto, niente scuse, urge cambio di rotta ed iniziare a vendere bene!
ah ecco era una provocazione….; sulla reale volontà di cambiare registro…mah…mi pare si parli sempre più di Alibabà…. e di cose di questo genere…
il Trentino ha scelto la strada della globalizzazione e la vedo dura tornare indietro…; un'amico rientrato ieri dagli States, mi ha raccontato del nostro P. G. Cavit esposto ovunque, ai soliti prezzi…. niente di nuovo: questo è il mercato che abbiamo scelto e che la qualità dell'uva sia buona..o non buona per questo mercato che chiede costanza, sia in termini qualitativi che organolettici, e flussi continui di prodotti uguali anno dopo anno, che l'uva sia buona…o non buona, dicevo, è po co rilevante. Temo.
la nuova doc del pinot grigio non da speranze di un "avvicinarsi al Alto Adige"
Ma quale sarà il motivo che spinge qualcuno a diffondere queste bufale?
http://www.altoadigeinnovazione.it/pinot-grigio-d…