Riconosco di aver attraversato diverse fasi nella mia vita: quella in cui mi sentivo svantaggiata per il fiocco rosa, quella in cui mi sentivo privilegiata, quella in cui ho approfittato scientemente dei suoi benefici, quella in cui ho sperimentato che il femminismo e la rivoluzione sessuale hanno fallito. Anche se non ce ne siamo accorte.
Hanno fallito perché al di là del suffragio universale, il fiocco rosa è ancora un problema. E non in Africa. È un problema qui, in Italia. E’ un problema quando un Comune indice un bando di concorso per reclutare vigili urbani e pone come condizione di esclusione l’essere incinta o l’essere incinta in via presuntiva. Specificando che la condizione è posta A TUTELA DELLA DONNA poiché vi sono da affrontare le prove di idoneità fisica. E’ un problema perché, come testimoniato da un video che è diventato virale in pochi giorni, se una donna e un uomo (che è poi lei travestita) si presentano allo stesso colloquio di lavoro ed a parità di competenze preparazione e titoli, all’uomo è offerta una maggiore retribuzione.
A questo punto forse davvero la vera rivoluzione sono le padelle. Io comincio a pensare che sia questa la vera libertà, anche se riconosco che si può arrivare a questa conclusione solo se si è avuto l’opportunità di fare le stesse cose di un uomo: laurearsi, fare una carriera (più o meno) di successo. Aver raggiunto la consapevolezza che ci si può sentire delle femmine pienamente realizzate e felici anche senza matrimonio e passeggini, ma anche senza supercarriere marchionne style. Solo allora, forse, si arriva a quella leggerezza di pensiero, che ti fa riconoscere che un momento di vero appagamento può nascere da uno spadellamento. E che, in fondo, va bene così.
Non sapevo proprio come iniziarla, questa piccola presentazione, allora mi sono messa calma e sono uscita fuori in giardino.
Dopo aver scritto e cancellato diverse volte, guardo in alto e appollaiato sull’albero di fronte a me, vedo Cosimo; gli dico: “Oi, Cosimo, ma come posso iniziare a presentarmi ai lettori di un blog; vedi che è roba seria eh…”.
Lui, dal suo ramo, avvolto nel buio, mi tuona: “Scrivi: buonasera sono una signora in età e mi piace guardare il mondo in un piatto di pastasciutta…”.
Certe volte uno i consigli può fare pure a meno di chiederli, ma questa volta me la sono voluta.
Sì dai proviamo a iniziare così.
Sono una signora, anzi una signorina in età, e siccome dopo i quarant’anni si fanno tutte le cose che non si è avuto il coraggio di fare prima, eccomi qui. Proverò a raccontare questo angolo di mondo che si affaccia dalla mia finestra, proverò a raccontare qualche storia, a mettere un po’ di pepe, rosa, sulle cose che osservo… e che mangio.
Perché a fine giornata una ha voglia di mettersi a piedi nudi incrociati sul mondo e girare lo sguardo qua e là.
Io sarei cauta nel dire che il femminismo ha fallito. Mia madre nei suoi ultimi anni di vita era sbalordita nel vedere la libertà che le donne avevano conquistato….Che poi una donna dopo aver raggiunto le sue libertà torni ai fornelli ci sta… è un lavoro come altri non è più l'unica possibilità….
La rivoluzione è ' finita dove è iniziata: nelle nostre case … Da qui si deve ripartire ! Mamme, mogli educate i vostri mariti e i vostri figli così che possano riprodurre fuori quello che hanno imparato in casa! La società è' solo lo specchio delle nostre piccole realtà
Ma scusi, lei parte dal presupposto che chi scrive non lo abbia visto, vissuto, esplorato quel mondo tanto più grande della propria cucina…
Il femminismo davvero non è servito a nulla se la conclusione deve essere che per le donne la felicità sta nelle padelle. Il mondo è tanto più grande delle nostre cucine, eh.
Forse dovremmo avere una visione più liberata e liberante Dell essere femmina….
marina credo che anna abbia raccontato una fenomelogia che sta sotto gli occhi di tutti da almeno 30 anni: si chiama riflusso.
Io, che femminista mai sono stata, trovo questo orgoglio dei fornelli davvero interessante 😉
Padella necesse est..!( Che Guevara not included..)
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Tristemente vero. Bel pezzo!
Tristemente vero. Bel pezzo!
Bellissimo post e bellissima la presentazione Anna!! ^_^