Dopo il Congresso del 1971, Trento torna a essere la capitale della sommellerie italiana, ospitando il Congresso del cinquantenario dell’Associazione Italiana Sommelier. La città tridentina aveva lasciato un’Associazione agli albori del suo sviluppo, impegnata ed entusiasta, ma ancora numericamente circoscritta e ritrova un vero e proprio esercito di oltre 35.000 soci in ulteriore crescita. Trento accoglie l’AIS nel cuore rappresentativo della città: sede dei lavori il Grand Hotel Trento, a pochi passi dal Castello del Buonconsiglio, ma non poteva mancare il coinvolgimento del MUSE e dell’Istituto del Trento Doc, a cui è intitolato il Premio in palio per il Miglior Sommelier d’Italia. In programma l’assegnazione di altri riconoscimenti: il Premio Surgiva, assegnato alla Delegazione che più si è distinta nel corso dell’ultimo anno nel ruolo di ambasciatori del bere e il Premio Bonaventura Maschio, che ormai da 13 anni assegna tre borse di studio ai sommelier che più si sono impegnati nell’approfondimento delle tematiche legate ai distillati. Crescono anche le collaborazioni istituzionali di AIS che entra a far parte del progetto “The Extraordinary Italian Taste” voluto dalla Farnesina in collaborazione con MIPAAF, Ministero dell’Istruzione e Ministero dello Sviluppo Economico. “AIS si conferma partner strategico – dichiara il Presidente Antonello Maietta – laddove qualità, identità ed eccellenza sono le parole chiave, nell’ambito della promozione e dell’immagine del comparto vitivinicolo in Italia e all’estero”.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!