Enrico Zanoni, presidente di Istituto Trento Doc, e direttore di Cavit, fa lezione di marketing del vino. Esemplare.
Interessante e istruttivo dal minuto 1,40 in poi: nella spumantistica territorio e denominazione conterebbero poco. Conterebbe molto di più il brand aziendale. Ecco spiegata, in meno di un minuto, la linea politica a cui si ispira la gestione zanoniana della Doc Trento.
Champagne, Franciacorta ma anche Asti e Prosecco docet.
Anzi, secondo il manager padano, non docet.
#seguirabrindisi
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!
…è sulla stessa linea del famoso buyer americano che in Franciacorta disse : non ci frega nulla del territorio.. siamo qui per fare affari.. In Francia lo avrebbero fucilato per oltraggio.. Noi, da snob, abbiamo sorriso.. Nessun franciacortino, sebbene grezzo, obiettò nulla.. Attendo smentite.. Ci vorrebbe, – DA TIRARGLI IN TESTA, IDEALMENTE – una bella targa con il famoso proverbio pellerossa : NON SI VENDE LA TERRA DOVE E' SEPOLTO TUO PADRE.. ( De Gasperi not included..)
La banale Quattro stagioni, musica non pizza, di sottofondo è il miglior commento..
Sì, Zanoni è un grande manager industriale, e sincero, ma mi domando, sincerità per sincerità, gli spumantisti trentini, riusciranno mai a trovare un presidente testimone anche del territorio?
Toglietegli il fiasco! 😉
Sottofondo musicale disastroso..
Troppo lucido…
Panzer division…