Il marketing non guarda in faccia alcuno. E soprattutto ha il pelo alto così sullo stomaco e quando si tratta di riempire il portafogli gli scrupoli diventano solo un lusso per il giorno dopo.
Erano passate poche ore dalla diffusione della notizia delle sregolate notti newyorkesi di Lapo Elkann e una nota enoteca on line italiana aveva già confezionato una pelosa newsletter (Quel guizzo italiano che stupisce…) per svuotare il magazzino dalle bottiglie di Prosecco griffato con il marchio – The Independent – del rampollo più trasgressivo di casa Fiat, cogliendo al volo il pruriginoso eccesso mediatico scatenato dalle notti estreme del giovane tatuato.
Il pelo (sullo stomaco) c’è chi ce l’ha. E chi non ce l’ha. E allora lo va a cercare, magari a newyork.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.