Colore scuro con riflessi violacei. Profumo di frutta matura, note di frutta con nocciolo e di cioccolato. Al palato si percepisce una piacevole armonia e freschezza con un sapore molto personale. Un vino charmant tutto da scoprire.
Marzemino dei Ziresi Superiore 2014 Trentino D.O.C. – Vivallis – Punteggio 89/100
Colore scuro con riflessi violacei. Naso un po ‘austero, note di frutto nera e minerali. In bocca uno spettro variegato: aromi fruttati maturi e un finale un po ‘di terra con toni minerali e frutto nero.
Suseya 2014 – Vallagarina I.G.T. – Vivallis – Punteggio 88/100
Mi piacerebbe, un giorno, che i vini a base di questo vitigno, fossero chiamati semplicemente Isera o Vallagarina. Ma per ora ci tocca ancora chiamarli semplicemente Marzemino (il secondo, Suseya, è un blend Marzemino / Lagrein).
Ad esprimersi con queste parole e ad assegnare questi punteggi (due medaglie d’oro) che si avvicinano ai mitici 90/100, non è un degustatore della domenica, come me, ma la commissione di assaggio autunnale (2016) di Gilbert & Gaillard, un’autorevole e prestigiosa guida francese, le cui opinioni fanno la differenza sui mercati e sui gusti internazionali. E che i francesi, gli esperti francesi, di solito non teneri con l’Italia, abbiano trovato il modo di raccontare così i vini da uve Marzemino di Vivallis (e di quel mago del Marzemino che risponde al nome di Mauro Baldessari e del suo delfino Flavio Cristoforetti) non può far(mi) che piacere. Ora aspettiamo che di questi preziosi vini se ne accorgano anche gli opinon maker enologici di casa nostra.
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.