L’Accademia del Barolo incontra le Famiglie dell’Amarone
Poderi Luigi Einaudi tra i protagonisti
delle storiche realtà del vino italiano
Martedì 7 febbraio 2017 Poderi Luigi Einaudi sarà con i produttori dell’Accademia del Barolo, di cui fa parte, ospite delle Famiglie dell’Amarone per una serata dedicata a due grandi vini della tradizione enologica italiana: il Barolo e l’Amarone.
Un primo incontro importante per le due denominazioni che si inserisce nel quadro delle iniziative organizzate dall’Accademia del Barolo con l’obiettivo di divulgare la conoscenza e la cultura legata a questa denominazione, del suo territorio d’origine, in Italia e nel mondo.
La Bottega del Vino di Verona farà da cornice all’evento che inizierà alle ore 18.30 con un momento di confronto sulle due denominazioni guidato da Gianni Fabrizio – curatore della guida Vini d’Italia 2017 di Gambero Rosso – e Nicola Frasson – giornalista di Gambero Rosso dal Veneto – a cui parteciperanno le aziende vinicole delle due storiche Associazioni e i professionisti di settore.
Seguirà la cena con degustazione dell’annata 2011. Per l’occasione Poderi Luigi Einaudi presenterà il suo Barolo Cannubi 2011, un vino che esprime al meglio l’eleganza propria del terroir, con il suo colore rosso granato brillante e il carattere esuberante, con i profumi di frutto e spezie, la grande struttura, il sapore pieno e vellutato. Queste caratteristiche hanno affascinato anche la critica che ha espresso pareri positivi: 96 punti assegnati da James Suckling, 3 Bicchieri di Gambero Rosso, 5 Grappoli di Bibenda, 93 punti con Wine Spectator e 94 con la guida I Vini di Veronelli.
Con i suoi 54 ettari, Poderi Luigi Einaudi vanta una gamma differenziata di vini, le cui uve provengono da vigneti di proprietà nei Cru storici della zona. Nel luglio del 2016 l’azienda ha annunciato l’acquisto di 9 ettari, di cui 4 coltivati a Barolo nella sottozona Dardi di Bussia, tra le più prestigiose delle Langhe, arricchendo in questo modo la sua produzione vinicola.
Giornalista e blogger con uno sguardo curioso, e a volte provocatorio, verso la politiche agricole; appassionato di vino, animatore di degustazioni fra amici e di iniziative a sfondo enologico, è tra i fondatori di Skywine – Quaderni di Viticultura e di Trentino Wine. Territorialista, autoctonista e anche un po’ comunista. Insomma contiene moltitudini e non se ne dispiace!