Nasce oggi una nuova rubrica di assaggi, degustazioni e divagazioni, curata dall’amico Raffaele Fischetti, sommelier e presidente della FIS – Fondazione Italiana Sommelier del Trentino Alto Adige. Si chiamerà I FIS.SATI DEL VINO e questo è il primo post, omaggio all’apertura, avvenuta ieri sera a Bolzano, dei Corsi Fis di Sommellerie e dedicato ad una bottiglia icona della denominazione TRENTO, il Dosaggio Zero Riserva Letrari. Felice che sia così, perché a suo tempo credo di essere stato uno dei primi ad assaggiarlo e per molto tempo fu il mio metodo classico esclusivo.
Ma torniamo alla rubrica I FIS.SATI DEL VINO. Sono contento che Raffaele, dopo averci masticato su, e pesato e soppesato tutto per bene (almeno spero…), abbia accettata la proposta che gli feci tempo fa. Trentino Wine per sopravvivere e continuare ad essere apprezzato, infatti, ha bisogno di aprirsi e di arricchirsi di nuovi contributi.
Il presidente della FIS del Trentino Alto Adige, con il suo registro tecnicamente impeccabile, ma con leggerezza e disinvoltura e lo sguardo sempre curioso ci racconterà i suoi assaggi, i suoi abbinamenti cibo – vino, le su e impressioni. Insomma ci farà da guida.
E intanto leggiamoci il suo autoritratto:
“Un vino è eccezionale, quando ci si siede in poltrona, si degusta, si chiudono gli occhi e si vede l’immenso” G. Tachis.
Il sommelier, nella mia visione, è un appassionato di vino che dopo aver degustato tanti vini si trova ad un bivio, innanzi a lui, tre strade: “me la tiro” ossia presunzione di sapere tutto, “ingessatura” degustare e valorizzare solo vini blasonati e “continuo a cercare” per conoscere sempre più. Io ho scelto di appartenere alla terza via.
All’età di ventun’anni ho avuto, in un giorno di settembre, una folgorazione, inaspettata, davanti ad un calice di vino che mi ha aperto un nuovo immaginario, emozioni a me sconosciute. Ho scoperto che una bottiglia è la sintesi di un perfetto equilibrio fra natura, mano dell’uomo, tecnologia e storia vitivinicola. L’essenza della degustazione diventa espressione di questa conoscenza, creatrice di armonia.
Il vino ha la capacità di rendere gli uomini tutti uguali e al pari quando si trovano davanti ad una buona bottiglia da degustare insieme. A volte è proprio il vino che crea questa magia e li rende anche migliori….prosit!!
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
@raffaelefischetti cuore, determinazione, gentilezza e solarità classica del sud… insomma la Puglia prestata al Trentino Alto Adige del vino #fis e felice sia diventato un amico grazie al #trentodoc