Come si legge in questo articolo pubblicato su Vini, Vigne e Qualità nascono formalmente la Doc del Pinot grigio “delle Venezie” e l’Igt “Trevenezie” con tutti i vantaggi connessi, che sono già stati descritti nei post che queisto blog ha già da tempo dedicato.
L’articolo riportato prosegue poi sostenendo che si prevede un calo della produzione per ettaro, 20 ettolitri in meno e in cantina: un sacrificio si dice che viene chiesto alle aziende per migliorare la qualità e di cui ne beneficeremo in valore anche sui mercati esteri, ai quali si indirizza il 90% della produzione.
E fin qui ci siamo, quello che mi preoccupa invece è: verremmo coinvolti noi soci delle Cantine Sociali in questo processo, magari anche partecipando attivamente alla discussione o come al solito lo sapremo quando è già stato tutto deciso e magari a soli quindici giorni dalla vendemmia?
Speriamo bene…
Viticoltore innamorato del mio lavoro, della Cooperazione Trentina e dell’Economia di Comunione. Non ho particolari talenti sono solo appassionatamente curioso.
Non so Sandro se ho capito bene ma tu sostieni che spronare chi produce ad aumentare la quantità non è mai un male anzi…
ed allora ti riporto qui sotto la tabella che è inclusa in un post pubblicato qualche settimana fa: http://www.trentinowine.info/2017/01/prezzi-trent…
in pratica da questa tabella si deduce che con metà uva x ettaro prodotta, l'Alto Adige paga il doppio di noi trentini, lascio a te quindi decidere se produrre di più è un bene o un male…
Abbiamo o no quindi il diritto di dire anche la nostra su queste scelte?
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Buongiorno e mi scuso, mi è scappata quantità invece di qualità
Non so se guardando a fondo questa tabella si è capito che in AA si aumenta e si cala il prodotto agricolo annualmente a fronte della richiesta/vendita sul mercato.
Ma chi è che decide e vende tanto bene in AA ? Da assumerlo subito !
Da noi la terra produce, gli agricoltori faticano, vogliono un reddito sicuro da dipendenti aziendali ma non sono indipendenti.
Che fare ? A qualcuno l'ardua risposta dato che sono circa 30 anni che ce la tiriamo perdendo spazi preziosi, vendendo e svendendo a nord, sud est e forse anche ovest. Tra poco anche a sud. Ma non penso.
"…Non so se guardando a fondo questa tabella si è capito che in AA si aumenta e si cala il prodotto agricolo annualmente a fronte della richiesta/vendita sul mercato…"
Scherzi vero Golfarelli?
Certo che scherzo ma i cali di produzione indicano un cambiamento di rotta ? Del tipo Traminer aromatico e Pinot bianco (-) con rinforzo dei Pinot grigio e bianco, Lagrein e Schiava (+).
Non penso proprio che li bevano tutti in casa ….
Giuliano (fago) bevi de mem… non è calo di produzione o aumento di produzione è calo e aumento di valore..di prezzi… non di volumi…ostia..
Ti chiedi poi chi è che decide e vende tanto bene in AA ?
Eccone ad esempio uno, è tratto dalla rivista I Grandi Vini ora in edicola :
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Grazie ad entrambi i miei interlocutori per le cortesi informazioni e chiarimenti. Certo che da fare ce n'è davvero da noi .
Buonasera giuliano, mi stupisce molto questo articolo, per quanto avevo letto era previsto un aumento delle rese, cosa che io lo avevo letto come un chiaro segnale che i rendimenti sarebbero scesi, (nello stesso piatto mangeremo in più bocche).
Da una parte spronare chi produce ad aumentare la quantità non è mai un male anzi, dall'altra però mi chiedo, considerato il tipo di prodotto e il mercato quali aumenti si pensino di ottenere.
dIminuiscono le rese rispetto alla vecchia igt delle Venezie..non rispetto alla doc. La vecchia igt venezia prevedeva peril trentino 19,5 ton/ettaro e una spremitura uva/vino all' 80%. chiaro che rispetto a questi standard si diminuiscono le rese, se il confronto viene fatto con le doc, le cose cambiano. ma il pg, transitava prima quasi tutto sulla igt.