Giorno di relax e scelgo una bottiglia che non pensavo così piacevole. Pinot nero 2013 Umbria…si Umbria, 13,5% vol. la Madeleine. Rubino carico. In bocca piacevole prugna, spezia riconducibile al pepe nero e alla genziana, foglia di te nero, viola. Richiamo di cacao nello sfondo, rabarbaro che torna anche in bocca poi. La trama del tannino è ben amalgamata contrastando in maniera elegante la nota alcolica. Torna la nota di liquirizia una volta degustato. Buona persistenza.
“Un vino è eccezionale, quando ci si siede in poltrona, si degusta, si chiudono gli occhi e si vede l’immenso” G. Tachis
Il sommelier, nella mia visione, è un appassionato di vino che dopo aver degustato tanti vini si trova ad un bivio, innanzi a lui, tre strade: “me la tiro” ossia presunzione di sapere tutto, “ingessatura” degustare e valorizzare solo vini blasonati e “continuo a cercare” per conoscere sempre più. Io ho scelto di appartenere alla terza via. All’età di ventun’anni ho avuto, in un giorno di settembre, una folgorazione, inaspettata, davanti ad un calice di vino che mi ha aperto un nuovo immaginario, emozioni a me sconosciute. Ho scoperto che una bottiglia è la sintesi di un perfetto equilibrio fra natura, mano dell’uomo, tecnologia e storia vitivinicola. L’essenza della degustazione diventa espressione di questa conoscenza, creatrice di armonia. Il vino ha la capacità di rendere gli uomini tutti uguali e al pari quando si trovano davanti ad una buona bottiglia da degustare insieme. A volte è proprio il vino che crea questa magia e li rende anche migliori….prosit!!
Raffaele Fischetti – Presidente FIS – Fondazione Italiana Sommelier del Trentino Alto Adige
Vorrei, ma non voglio…