Caluso passito, Gnavi Carlo, 2005, 14,00% vol. annata 2005, docg.
L’Erbaluce è un vitigno a bacca bianca autoctono che si è sviluppato e adattato al territorio e al terreno morenico, morena dell’età quaternaria. Il terreno è sabbioso e sassoso (ciottoli provenienti dal massiccio del Monte Bianco), pertanto ricca di minerali che danno al vino una importante acidità e sapidità.
Un vino ispirato alla tradizione, ricordo ancora quando da piccolo vivevo a Torino e ogni tanto assaggiavo, durante le feste e di nascosto, l’ultimo goccio del vino rimasto nel bicchiere. Un colore ambrato. I sentori al naso sono intriganti e complessi, lo reputo un piacevole vino da meditazione e da abbinare ad erborinati o magari ad un Castelmagno, io l’ho abbinato ad altro. Note complesse di foglia di tabacco, vaniglia, cannella, zucchero di canna caramellato, confettura di albicocca e mandorle. Ancora uva passa man mano che si scalda e miele di bosco, curioso odore di mobile antico della nonna. Ha una buona lunghezza in bocca ed una piacevole complessità che lo rendono un prodotto da degustare. Io mi sono divertito ad abbinarlo a dei bomboloni al forno con farina di farro e confettura di mele renette e cannella.