Caluso passito, Gnavi Carlo, 2005, 14,00% vol. annata 2005, docg.
L’Erbaluce è un vitigno a bacca bianca autoctono che si è sviluppato e adattato al territorio e al terreno morenico, morena dell’età quaternaria. Il terreno è sabbioso e sassoso (ciottoli provenienti dal massiccio del Monte Bianco), pertanto ricca di minerali che danno al vino una importante acidità e sapidità.
Un vino ispirato alla tradizione, ricordo ancora quando da piccolo vivevo a Torino e ogni tanto assaggiavo, durante le feste e di nascosto, l’ultimo goccio del vino rimasto nel bicchiere. Un colore ambrato. I sentori al naso sono intriganti e complessi, lo reputo un piacevole vino da meditazione e da abbinare ad erborinati o magari ad un Castelmagno, io l’ho abbinato ad altro. Note complesse di foglia di tabacco, vaniglia, cannella, zucchero di canna caramellato, confettura di albicocca e mandorle. Ancora uva passa man mano che si scalda e miele di bosco, curioso odore di mobile antico della nonna. Ha una buona lunghezza in bocca ed una piacevole complessità che lo rendono un prodotto da degustare. Io mi sono divertito ad abbinarlo a dei bomboloni al forno con farina di farro e confettura di mele renette e cannella.
“Un vino è eccezionale, quando ci si siede in poltrona, si degusta, si chiudono gli occhi e si vede l’immenso” G. Tachis
Il sommelier, nella mia visione, è un appassionato di vino che dopo aver degustato tanti vini si trova ad un bivio, innanzi a lui, tre strade: “me la tiro” ossia presunzione di sapere tutto, “ingessatura” degustare e valorizzare solo vini blasonati e “continuo a cercare” per conoscere sempre più. Io ho scelto di appartenere alla terza via. All’età di ventun’anni ho avuto, in un giorno di settembre, una folgorazione, inaspettata, davanti ad un calice di vino che mi ha aperto un nuovo immaginario, emozioni a me sconosciute. Ho scoperto che una bottiglia è la sintesi di un perfetto equilibrio fra natura, mano dell’uomo, tecnologia e storia vitivinicola. L’essenza della degustazione diventa espressione di questa conoscenza, creatrice di armonia. Il vino ha la capacità di rendere gli uomini tutti uguali e al pari quando si trovano davanti ad una buona bottiglia da degustare insieme. A volte è proprio il vino che crea questa magia e li rende anche migliori….prosit!!
Raffaele Fischetti – Presidente FIS – Fondazione Italiana Sommelier del Trentino Alto Adige