Masetto due 2014, 14%vol. Tra i vini degustato oggi mi soffermo su questo, per vari motivi che mi hanno colpito. Il primo è indubbiamente quello di trovarmi per la prima volta a degustare un Teroldego all’80% e X il 20% Cabernet, il secondo, per la scelta ben precisa di fare un grande vino esclusivamente in acciaio. Il terzo e non ultimo la felice intuizione che non viene da Paolo Endrici ma dai suoi due figli che in questo caso ci mettono anche la “faccia”. Che dire tra le tante etichette nelle varie sfaccettature sul Teroldego questa ha centrato la scommessa.
Di un rubino fitto con orlo porpora, segno netto della sua giovane età. Al naso è un’esplosione di frutta rossa, Ribes, mirtillo nero e cigliegia aprono il sipario dello spettacolo, nel secondo atto esce ancora marcato il peperone, segno di un prodotto ancora non nettamente amalgamato. Mi ha colpito la sua eleganza e la sua bevibilità non banale, ingresso in bocca elegante. Esce nel terzo atto anche una piacevole mineralità che si ritrova in bocca. Lo spettacolo in tre atti vola via lasciandoci con la morale netta che dal solo acciaio si possono avere notevoli prodotti. Le uve sanissime e di prima qualità vengono fatte appassire per 10 giorni circa.
“Un vino è eccezionale, quando ci si siede in poltrona, si degusta, si chiudono gli occhi e si vede l’immenso” G. Tachis
Il sommelier, nella mia visione, è un appassionato di vino che dopo aver degustato tanti vini si trova ad un bivio, innanzi a lui, tre strade: “me la tiro” ossia presunzione di sapere tutto, “ingessatura” degustare e valorizzare solo vini blasonati e “continuo a cercare” per conoscere sempre più. Io ho scelto di appartenere alla terza via. All’età di ventun’anni ho avuto, in un giorno di settembre, una folgorazione, inaspettata, davanti ad un calice di vino che mi ha aperto un nuovo immaginario, emozioni a me sconosciute. Ho scoperto che una bottiglia è la sintesi di un perfetto equilibrio fra natura, mano dell’uomo, tecnologia e storia vitivinicola. L’essenza della degustazione diventa espressione di questa conoscenza, creatrice di armonia. Il vino ha la capacità di rendere gli uomini tutti uguali e al pari quando si trovano davanti ad una buona bottiglia da degustare insieme. A volte è proprio il vino che crea questa magia e li rende anche migliori….prosit!!
Raffaele Fischetti – Presidente FIS – Fondazione Italiana Sommelier del Trentino Alto Adige