Dunque, i soldi ci sono; almeno sulla carta: 3 milioni e 250 mila euro. Lo strumento c’è: il PSR. Il bisogno pure: far crescere il settore bio in una provincia che per ora in questo settore è quasi un fanalino di coda, almeno in viticoltura (fonte Corriere Vinicolo marzo 2017). E allora? Allora, mancano i consulenti e i formatori da inviare nelle campagne. Ministero e Provincia si sarebbero dimenticati di formalizzare gli elenchi degli enti di formazione e di consulenza. Ad affermarlo, l’altro giorno, è stata la consigliera democratica della Provincia Autonoma di Trento Donata Borgonovo Re (nella foto).
Ecco la sua interrogazione:
Risultano ad oggi non attivate le Misure 1.1.1. e 2.1.1 del Piano di Sviluppo Rurale in tema di ‘Formazione e acquisizione di competenze’ e di fornitura di ‘Servizi di consulenza e assistenza tecnica’, entrambe destinate in via prioritaria al sostegno di imprenditoria giovanile e femminile, di cooperative e di agricoltura biologica. Si osserva, in particolare, che la consulenza aziendale si presenta quale strumento strategico per le realtà agricole perché può occuparsi di un vasto numero di attività e funzioni, a favore di una miglior gestione delle aziende (sul piano produttivo, economico, ambientale) a fronte di un significativo sostegno economico (100% del costo ammissibile, con un massimale di 1.500 euro per consulenza). Tuttavia, ad oggi i servizi di consulenza non risultano attivabili perché ancora manca l’elenco dei professionisti abilitati, in possesso cioè delle qualifiche adeguate, così come previsto dal decreto ministeriale del 3 febbraio 2016 che istituisce il Registro unico degli organismi di consulenza. Come pure risulta mancante l’elenco provinciale degli enti di formazione di cui alla Misura 1.1.1. Si interroga dunque la Giunta su quali siano i tempi di predisposizione degli elenchi necessari e di conseguente attivazione delle Misure richiamate, cui sono peraltro destinate risorse complessivamente considerevoli (3.250.000 euro). cons.ra Donata Borgonovo Re
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Quelle che parlano e quelle che dimostrano ; http://www.ildolomiti.it./societa/grazia-e-caparb…
Stiamo attenti che il mondo sta cambiando non all'insegna della mimosa ma all'insegna delle
Forze Nuove !