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Chi vuole strope ne ho circa 15 kg vendo a 1€ alkg
e poi dicono che il blog è inutile e dannoso..e invece aiutiamo pure il mercato "delle strope" ….
LINDO. EU AMO ESSE TIPO DE PAISAGEM
Fa bene, porta avanti le tradizioni 🙂
Le strope vanno benissimo a legare al palo della pira gli eretici che usano quelle infernali macchinette transalpine
I calli sulle mani devono avere i contadini veri!
Macchinette transalpine mica tanto.Le prime che ho visto erano della ditta Valandro di Rovereto. Penso anni 60-70.
Macchinette transalpine mica tanto.Le prime che ho visto erano della ditta Valandro di Rovereto. Penso anni 60-70.
Per un approfondimento su "le strope": un articolo di Giuseppe Michelon su Terra Trentina
http://www.trentinowine.info/wp-content/uploads/2…
… sembra un tempo lontanissimo quello cui si usano le strope anche per sostituire la cintura, che costava troppo. E invece era solo ieri. Ieri sera. Poche ore fa. Solo poche ore fa.
Abbandonata questa tecnica solo per motivi economici… Pensare che sotto tutti gli aspetti è il miglior modo di legare…. Sia per la pianta che per l'ambiente
quale è secondo te il differenziale di costo…sia per materia prima che per ore lavoro
Abnorme per le ore, e materiale irreperibile visto la propensione dei salici a non fornire bobine per la pellenc
un'idea del costo/ettaro o ceppo…?
Nel guyot sarebbe forse più difficile ancora per l'altezza del ceppo e i fili a coppia che intralciano. Avendo iniziato la carriera a casa con le stroppe per mia esperienza se per vite do tre legacci con la legatrice e altrettante legate con le stroppe come tempo direi 1 a 3. Considera poi che su pergola fai il giro al filo che rende tutto più stabile, su guyot non puoi e secondo me se a maggio c'è vento si apre tutto
grazie ..per l'approfondimento Michele
Sono anche serio quando serve 😉
Io faccio quello che posso con le stroppe … ceppi branche solo con loro … poi se ho tempo "impunto" con 1 o 2 … il resto faccio a macchina … la plastica no assolutamente … !!! cosa che non mi convince è il lavoro di spalle-braccia alte che a lungo andare lesiona le stesse ed è sconsigliato dai medici del lavoro
come costo sulla pergola trentina… doppio dei moderni sistemi.. fai conto che con una pellenc con le viti perfettamente preparate hai circa 250€ di differenza a ettaro… però… e dico però… ci stiamo preoccupando di fare un diserbo all'anno per non inquinare… di usare un'agricoltura biologica…. però questo porta a usare decespugliatori a miscela, un ingresso in vigneto con i trattori quasi doppio rispetto ad un sistema di coltivazione convenzionale a basso impatto, sistemi di fissaggio delle viti con ferri e plastiche che anche seppur biodegradabili vedo che rimangono spesso sui fili… e comunque la produzione causa un certo inquinamento… lo sapevi che su calcoli fatti, il 46% di emissione di co2 in un ciclo di produzione di un'azienda vitivinicola, è il trattore e la produzione delle bottiglie…. diciamo che queste piante hanno un costo per crescerle lavorarle, e poi le STROPPE devono essere pulite e preparate… la cosa simpatica è che si piantano betulle e piante ad alto fusto per aumentare l'assorbimento di co2… non che i salgheri siano dei polmoni ma aiutano… se volessimo vedere il tutto, i cavi fissati con le STROPPE sono fissi, non si strozzano e durante la potatura invernale il tempo di distacco è molto più basso di quello dei fili con anime di ferro…. Però Tiziano Bianchi ti ricordi la vita dei contadini di un tempo…. pulire le stroppe era un momento conviviale, si chiaccherava, si beveva nella stalla…. oggi non hai tempo nemmeno per un saluto e per due parole….
Caro Marco Borghetti conservo i ricordi vaghi di quel mondo: anche noi bambini partecipavamo alla raccolta delle strope. In ogni paese c'erano dei professionisti tagliatori, che salivano sul "salgher" a tagliare con abilità e agilità, noi sotto raccoglievamo. Poi c'er ala preparazione prima del trasporto: il nonno con il mulo scendeva a Chizzola con il suo carico di strope per venderle…al giusto prezzo .e quando non lo trovava, perchè a Chizzola i mercanti erano monopolisti padronali, si spingeva più giù a Sabbionara, ad Avio e fino in Veneto alla ricerca del miglior compratore. Ricordo queste cose come un dato. Senza alcuna nostalgia Il paese era definito dal perimetro dei salgheri e il rito invernale presagiva la rinascita primaverile. Il nonno paritva. Poi tornava. Intanto a Chizzola qualcuno guadagnava diventava ricco. Era un mondo contadino ma classista. E ingiusto. Forse più ingiusto di quello di oggi. Forse.
La mia famiglia e' di derivazione contadina, pastorale. E le storie che ho sempre ascoltato non erano di vita bucolica, ma spesso di abusi e piccole sopraffazioni. Meglio adesso.
Dal 1800 produciamo vino…. Di allegro non c'era molto… Carestie… Fame…. Morti premature…. La terra se eri fortunata ti dava la sopravvivenza a malapena….. Ma i ricordi sono anche quelli che ti ho detto…. Credo che Millet abbia ben trovato quello spirito…. Ma oggi…. Non so tu che lavoro fai e dove li fai… Ma l'agricoltura fuori da qualche regione e qualche settore non è niente di allegro….
Senza dubbio. Però la capacità di emancipazione è indiscutibilmente maggiore oggi di ieri. Per il resto hai completamente ragione. La mia era una visione un pò storica.
Capito… E concordo al 100%
Io bevo solo vino legato a stroppa, si sente la fluidità della linfa trasformata nella morbidezza del tannino.
questo descrittore…m i mancava….. dovrò provare ad applicarlo….
Ahaha volevo veder se qualchedun scriveva sotto "si anche io la sento"
Michele Susat ….ma va in mona…va la….
Sono quasi più orgoglioso di aver imparato a "ligar na stropa" che della laurea…
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Qui a Bento Goncalves/Brasile ancora sono tante famiglie che usano le strope nei vignai. I Miorandi, Valduga, Zorrer e tanti della Vallagarina migrati nel 1876.
In trentino, non si usa più: solo qualche vecchio contadino è rimasto legato a questa tecnica e a questo materiale. Ma sono episodi marginali.
Poi ci sono i maestri di Rovere della Luna..
W il salice soprattutto se è salentino
…quello è un altro Salice…..
Bravo….mai lasar la strda vecia per quela nova
El me vecio el le taia ancora…zo nel Tordoi…resistenza.