A poche ore dal termine del primo G7 della cultura, Firenze si appresta ad accogliere la due giorni dedicata alla cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità. Ad affiancare Italia a Tavola, nell’organizzazione dell’evento, ci sono associazioni di spicco come Ebit (Ente bilaterale industria turistica) e l’Associazione italiana Confindustria alberghi. Main sponsor Grana Padano e Istituto Trentodoc, che hanno sostenuto anche il sondaggio durante le otto settimane. L’edizione di quest’anno ha registrato un record assoluto, con 197.000 votanti che hanno scelto i vincitori delle diverse categorie: Ernst Knam lo riceverà per la categoria “Cuochi, Pizzaioli e Pasticceri”, Danny Del Monaco per i “Barman”, Paolo Massobrio tra gli “Opinion leader” e Antonello Maietta per i “Maître, Sommelier e Manager d’hotel”.
“È un grande onore per me ricevere questo premio” ha dichiarato Antonello Maietta. “Figuravano molti personaggi di spicco tra i candidati e la contesa è stata serrata. Ringrazio tutti quelli che hanno espresso il loro voto a mio favore. Questa vittoria per me riveste un grande significato, e testimonia che il mio operato a favore del mondo della sommellerie non è passato inosservato.”
È lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì, però, guadagna la giusta distanza per osservare e capire la vita e il mondo che scorrono sotto di lui.
Accoglienza, Ospitalità, Territorio.
Trovo interessante e un po’ divertente questa notizia apparsa nel blog molto professionale del collega Franco Ziliani.
Una “chicca” sulla quale anche in Trentino conviene pensare un pochino.
Solo un po’. Come per ogni blog che si rispetti. http://www.lemillebolleblog.it/2017/03/20/ma-per-…
avevo letto anche il post di franco, tuttavia a differenza di lui, consideravo equilibrato il prezzo della serata. che non era una serata di degustazione ma una vera e propria cena nel più bel locale (stellato) di Madonna. Poi certo il franciacorta forse non era all'altezza, trattandosi quasi di un entry level, ma tutto sommato secondo me ci potevano stare i 95 euro. (mi pare fra l'altro che poi la serata sia stata cancellata… perché ormai a fine stagione.. ).
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